Firenze apre le porte a una delle più irriverenti e iconiche artiste viventi, Marina Abramović.

La mostra dal titolo “Marina Abramović. The cleaner” è stata ideata per celebrare i cinquant’anni di carriera dell’artista serba che ha fatto del suo corpo il primo strumento per creare un’arte performativa dal forte impatto visivo ed emotivo, capace di comunicare in modo diretto e crudo al pubblico.

Marina Abramovic, "Counting the rice"
Marina Abramovic, “Counting the rice”

La mostra si presenta come una lunga riflessione da parte dell’Abramović sulla sua vita artistica e sulla sua vita privata, uno sguardo al passato, un intenso intreccio che ha segnato gran parte della produzione dell’artista “Come in una casa: tieni solo quello che ti serve e fai pulizia del passato, della memoria, del destino” afferma l’artista alla presentazione della mostra presso il Cinema Teatro Odeon di Firenze.

La prima retrospettiva dedicata all’Abramović è stata allestita all’interno di uno dei palazzi iconici del Rinascimento italiano, Palazzo Strozzi, dal 21 settembre 2018 al 20 gennaio 2019.

La mostra è stata concepita come un viaggio immersivo nella produzione artistica dell’artista serba toccando i momenti più importanti e significativi della sua lunga carriera grazie a foto, dipinti, video, oggetti, installazioni e la riesecuzione dal vivo di sue performance attraverso un gruppo di performer che invitano il visitatore a partecipare attivamente alla mostra.

Molto importante per questa mostra è il rapporto tra l’ Abramović e il nostro paese, infatti fin da quando Marina era piccola, era solita visitare spesso l’Italia con la madre Danica la quale portava la figlia alle mostre e alle grandi esposizioni d’arte; durante la sua carriera Marina scelse più volte città come Bologna, Firenze e Napoli per le sue mostre e performance.

Marina Abramovic, Ulay, "Rest the energy", Amsterdam, 1980
Marina Abramovic, Ulay, “Rest the energy”, Amsterdam, 1980

Il curatore Arturo Galansino, durante la presentazione della mostra, spiega al pubblico che essa è stata concepita su tre livelli di lettura: espositivo, interattivo e performativo per trasmettere al pubblico la totalità dell’arte di Marina Abramović.

La mostra è organizzata da Fondazione Palazzo Strozzi, prodotta da Moderna Museet in collaborazione con Louisiana Museum of Modern Art, Humlebæk e Bundeskunsthalle, Bonne e  con la curatela principale di Arturo Galansino e Fondazione Palazzo Strozzi.

“Marina Abramović. The cleaner” , Palazzo Strozzi, Firenze, fino al 20 gennaio 2019.

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Di Ilaria Diana

Curiosa e appassionata di tutto ciò che arricchisce il cuore delle persone, mi immergo nell’arte, nella musica e nei libri. In ordine casuale amo il profumo del caffè, il rumore della pioggia, guardare film, leggere l’oroscopo…