I nostri inviati Paolo Quaglia e Theodore Polinski tracciano un bilancio semiserio dell’edizione 2018 degli Oscar.

Di Paolo Quaglia

Nasce a Milano qualche anno fa. Usa la scrittura come antidoto alla sua misantropia, con risultati alterni. Ama l’onestà intellettuale sopra ogni altra cosa, anche se non sempre riesce a praticarla.

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