NoteVerticali.it_LiliesOnMars_1Il corso della storia ha dimostrato che l’ambizione umana non ha confini prestabiliti. Il suo volgere lo sguardo verso nuove mete da raggiungere, infatti, è capace di trascendere anche i ben noti spazi occupati sul pianeta Terra per puntare diretto verso costellazioni, supernove e sistemi interplanetari semisconosciuti o quasi, e per questo ancor più affascinanti. Tuttavia, va fatta una precisazione: questa abilità tutta umana possiede molteplici sfaccettature, e riesce ad esprimersi, con le giuste caratteristiche, attraverso qualsiasi canale scientifico, tecnologico e…musicale. Il caso più esemplificativo degli ultimi tempi, in tal senso, è opera delle Lilies on Mars (all’anagrafe, Lisa Masia e Marina Cristofalo), un progetto made in Italy che però ha vissuto un’incredibile evoluzione artistica all’estero, tra l’Inghilterra e gli Stati Uniti. Un percorso iniziato 15 anni fa, quando le due giovani ragazze sarde decidono di trasferirsi a Londra per perfezionare le proprie peculiarità e gettare le basi di un linguaggio musicale unico dotato, nel contempo, di un ampio respiro internazionale. Le lunghe notti trascorse a provare qualunque strumento gli capitasse tra le mani (chitarre, drum machine, sintetizzatori, organi vintage e molto altro ancora) partoriscono il progetto Lilies on Mars e il relativo cosmic pop, una sintesi musicale in cui il linguaggio melodico si sviluppa seguendo direzioni oniriche, eteree, talvolta inquietanti e surreali. Insomma, una dimensione dove i limiti temporali sono praticamente inesistenti.

Aver trovato una dimensione identificativa, ulteriormente corroborata dal beneplacito armonico che soltanto un’icona pop come Franco Battiato può dare, permette, alle Lilies on Mars, di pubblicare il loro primo album – Dot To Dot, sotto l’etichetta Saint Marie Records – nel febbraio del 2014, un lavoro che viene presentato in lungo e in largo, tra Europa e Stati Uniti durante un intenso tour, riscuotendo un grandissimo consenso. Felici ed entusiaste degli enormi cambiamenti in atto, Lisa e Marina ritornano nella loro terra natale, la Sardegna, per dar vita ad ΔGO, un album in grado di spingersi oltre, per ciò che concerne la sperimentazione e la produzione delle tecniche di sound design, e di fare dell’improvvisazione il suo leit-motiv principale.

Uscito il 25 settembre per Lady Sometimes Records, via Cargo Records, ΔGO  rappresenta l’evoluzione del duo sardo e delle sue sonorità psichedeliche. La tracklist che compone l’album si avventura a perdifiato tra i meandri dance e cosmici della musica, palesando un cuore retro-futurista simboleggiata da testi astratti che riconducono ai vari stati dell’animo umano. L’impronta elettronica del disco permea brani come Stealing e It Might Be, e si diversifica raggiungendo vette pressoché uniche nelle composizioni alla base di Midnight Fall, Sympathise, I’ve Got You e Rachel Walks By The Sea; i vocalizzi che arricchiscono questa produzione discografica provengono, invece, da suoni impercettibili campionati durante le fasi di registrazione,  o estrapolati dai suoni degli ambienti circostanti e, perché no, delle realtà parallele all’interno delle quali le Lilies on Mars amano viaggiare ed esplorare. Un lavoro egregio, raffinato, magari non adatto a tutti ma sensibilmente innovativo.

NoteVerticali.it_LiliesOnMars_2I singoli che hanno contribuito al lancio di ΔGO  sono Stealing e Dancing Star. Quest’ultimo, che si avvale di un video diretto da Francesco Poli – ispirato a sua volta dalla tecnica Rutt-Etra-Izer – valorizza il concetto di oscillazione del suono creando una continuità lisergica con il precedente Dot To Dot, ed enfatizza le doti canore di Lisa e Marina raffigurandole come delle silhouette seducenti, accattivanti, completamente integrate con un’idea di musica che va ben al di là dell’umana comprensione.

STEALING – LILIES ON MARS