NoteVerticali.it_Andrea Nardinocchi_supereroe_coverIl bolognese Andrea Nardinocchi ne ha fatta di strada da quando era un professionista di freestyle basket. Supereroe è il suo nuovo album di inediti, partorito tra l’altro sotto la supervisione di Elisa. Dodici tracce inedite più due ghost tracks che occupano gli ultimi sette minuti dell’album e uno stile che spazia tra soul, r’n b e pop classico. Non mancano nemmeno sonorità anni 80 che coinvolgono elettro e funk music e che ritroviamo in molti dei brani dell’album tra cui Coretti a palla e la stessa introduzione Ti porto a ballare caratterizzati da un basso potente, tastieroni e riff di chitarra e sonorità elettroniche davvero evidenti. Il disco è stato anticipato dal singolo L’unica semplicebrano tipicamente pop con strofa e ritornello classico che ricorda moltissimo il primo Cremonini. Il testo è ovviamente dedicato alla dimensione sentimentale che è frequente all’interno dell’intero album. Forse proprio questo pezzo scelto come singolo, è il più bello dell’album sia dal punto di vista strumentale che vocale.

Nardinocchi rivela spesso all’interno dei suoi lavori, le sue ispirazioni come accade nei due  brani Come M.J e Hu Ehche sono tra l’altro due chiari tributi alle sonorità che hanno reso grande Micheal Jackson. Nel primo brano il tributo al Re del Pop è sopratutto vocale, mentre nel secondo risentiamo anche il sound del Prince di Kiss”. Dal punto di vista tematico ci sono dei brani che si assomigliano anche se dal punto di vista sonoro, sono molto differenti come Supereroe”, Spensierati entrambi e Come sei”, tre brani in cui sono i sentimenti ad essere messi in primo piano. Il primo brano però ha sicuramente sonorità più introspettive e delicate quasi in crescendo insieme alla voce dell’artista. Il testo è ovviamente legato alla dimensione sentimentale mentre l’impianto strumentale è molto minimalista. Il secondo brano citato invece, riprende le stesse sonorità appena accennate del precedente ma la voce è metallica quasi di un altro mondo. In “Come sei invece” troviamo una vera e propria inversione di tendenza: si tratta infatti di una ballata classica con piano, voce e qualche altro strumento appena accennato. Un brano delicato ed intimo.

NoteVerticali.it_Andrea Nardinocchi_12Ritroviamo la stessa dimensione personale nel brano Eh no che dal punto di vista strumentale, altro non fa che riprendere quell’impianto strumentale tipico della musica elettronica e anni 80. Dal punto di vista tematico invece, ci troviamo ancora di fronte al tema dell’amore. E’ un bel brano indubbiamente, ma parecchio soporifero e poco accattivante. Sicuramente migliori sono i brani in cui emerge prepotentemente il riferimento strumentale agli anni 80 come Soli mai”, Q.K.V eGoodbye paranoia”. In tutti e tre ritroviamo quella estrema semplicità vocale e strumentale che ci lascia quasi sorpresi. Nel primo brano citato, ritroviamo prima di tutto un messaggio di speranza nel testo. Mentre dal punto di vista sonoro ci troviamo di fronte ad un ritmo estremamente scandito e incalzante incorniciato da una voce delicata ma decisa. Il secondo brano invece non aggiunge ne toglie nulla rispetto agli altri in quanto il sound praticamente si ripete, dunque ritmo scandito, voce suadente e tastieroni sempre presenti. La sorpresa vocale dell’album è invece “Goodbye paranoia” in cui ritroviamo sfumature e sfaccettature tipiche dei primi anni di carriera di Marco Mengoni. Con le dovute differenze ovviamente. Il brano semplice e movimentato, è attraversato da un sound lascivo e sensuale. Ma come abbiamo già accennato, è la voce a colpire. A mio avviso è la prova vocale migliore dell’album.

NoteVerticali.it_Andrea Nardinocchi_3Il secondo lavoro di Andrea Nardinocchi, non è sicuramente perfetto, anzi a tratti è ripetitivo e noioso, però le indubbie qualità vocali del cantante, rendono il tutto molto più gradevole. L’unica speranza è che questo giovane talento non si perda e riesca a spaziare nell’immenso mare delle sonorità senza servirsi sempre delle stesse caratteristiche per la composizione dei suoi brani.

Roberta Amato
Author: Roberta Amato

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