Continua ad essere tra gli autori e cantanti italiani più apprezzati a livello internazionale. Stiamo parlando di un artista di classica e non del solito “ragazzetto” dalle facili hit. Complice forse la sua capacità di cavalcare l’onda del successo di alcuni artisti internazionali, con i suoi duetti Andrea Bocelli riesce a mettere d’accordo proprio tutti. L’album si intitola Cinema ed è chiaramente un omaggio a quella che il critico Riciotto Canudo ha definito “la settima arte”.
Dopo Amore, album del 2006, Bocelli si riunisce a creatori come David Foste, Humberto Gatica e Tony Renis, per dar vita al suo quindicesimo album in studio. Più che abituati a sentire le canzoni “pop” introdotte nelle pellicole cinematografiche, molte di queste riscuotono un enorme successo diventando dei veri e propri classici. Essere associati ad un film soprattutto se quest’ultimo riesce ad avere successo ha permesso nel tempo ad ampliare la cultura della musica nei film e a mettere in rapporto strettissimo case di produzione e case discografiche. Con questo album, composto da sedici tracce, Bocelli celebra le grandi canzoni del cinema reinterpretando delle vere pietre miliari del genere.
L’artista toscano non ha mai temuto di non essere “accettato musicalmente”, ogni suo lavoro gli ha reso soddisfazioni e anche se in quest’ultimo progetto non sono presenti inediti, la sua personale visione emerge senza togliere nulla a brani ai quali ogni appassionato di cinema potrebbe essere affezionato. Nell’album Bocelli canta in ben quattro lingue, partendo dall’italiano, passando per l’inglese e lo spagnolo, per poi approdare al dialetto siciliano (Brucia la terra da Il padrino – Parte III). Come detto prima, non mancano i duetti e questa volta Bocelli è accompagnato da una delle teen star più apprezzate degli ultimi tempi, Ariana Grande, con la quale canta E più ti penso da C’era una volta in America e Malena. Questa, che potrebbe essere una collaborazione forzata e assolutamente “acchiappa-consensi” in realtà funziona alla grande per la sua semplicità. La canzone è bellissima e Ariana Grande lascia a casa la sua spavalderia per regalare una voce dolce e melanconica. Un’interpretazione che non lascia dubbi, tanto che il brano è stato anche utilizzato per presentare il disco, in quanto singolo di lancio. Il secondo singolo estrapolato è invece Nelle tue mani, tratto dal film Il Gladiatore.
Altra collaborazione nasce con Nicole Scherzinger, ex leader delle Pussycat Dolls, che con Bocelli canta No llores por me Argentina dal film Evita, di cui non possiamo non ricordare la memorabile interpretazione originale di Madonna. Anche in questo caso, spogliata della vesti di accattivante popstar, questa cantante mostra tutta la sua bravura. Questo a testimoniare che oltre l’apparenza c’è qualcosa di più. In Check to Check (da Cappello a cilindro), invece si gioca in casa, e Bocelli decide di cantare con la moglie Veronica Berti, cavalcando le orme di un brano interpretato in origine da Fred Astaire e Ginger Rogers. L’intero album è una riscoperta di brani che hanno fatto la storia del cinema. Moonriver (da Colazione da Tiffany), fino a Mi mancherai (da Il Postino). Passando per Maria (da West side Story) e Sorridi amore e vai (da La vita è bella), film italiano diretto e interpretato da Roberto Benigni e vincitore dell’Oscar. Tutte canzoni senza tempo che derivano da altrettanti capolavori che non hanno bisogno di presentazioni e per cui le parole spesso risultano minimizzanti. Note ormai scolpite nella nostra memoria, a cui Bocelli ridona luce.
Anche quando intona il motivo de Il padrino e si cimenta con il dialetto siciliano, Bocelli non appare mai azzardato (e se lo dice una palermitana potete crederci). Un ascolto che non sorprende (ma semplicemente per il fatto che conosciamo più o meno tutti i brani interpretati), ma conferma a pieno il talento e l’amore per la musica. Una musica, quella del cinema, che può distaccarsi dalla struttura convenzionale e che permette l’espressione e le interpretazioni libere. Canzoni che non dimenticheremo mai e che Bocelli ha voluto rendere al meglio, con un elogio al cinema e a quanto di bello quest’arte visiva possa donare.
ANDREA BOCELLI, ARIANA GRANDE – E più ti penso
CINEMA, Andrea Bocelli, Sugar/Universal/Decca, 2015.

Palermitana di origini asiatiche. Amore per il cinema, le istantanee e le storie. Scrive per dar voce alle sue passioni e vivere la vita è la sua aspirazione più grande. “Carpe diem” il suo motto.