“Magellano era un grande navigatore ed esploratore portoghese, che a servizio della corona spagnola fu sul punto di riuscire a portare a termine la circumnavigazione del globo, ma fu anche il primo a navigare l’Oceano Pacifico.”
No questo non è uno dei commenti tratti da Wikipedia, lasciati sotto post di notizie considerate “troppo frivole” dagli internauti, ma un’introduzione che racconta la figura di un personaggio importante della storia mondiale, uno tra i tanti citati dal carrarese Francesco Gabbani.
Magellano è il titolo del suo ultimo album, composto da 9 tracce nella versione standard, alle quali si aggiunge una decima traccia, il brano Amen che lo ha portato alla vittoria di Sanremo Giovani 2016, nella versione internazionale Magellan.

Gabbani, reduce dall’ultimo Eurovision, si propone con un lavoro che nella sua brevità raccoglie le sue diverse sfaccettature.
L’avventura di Kiev purtroppo non si è conclusa come da pronostico, che si sa i pronostici favorevoli ultimamente non portano per nulla bene. Sebbene l’immensa struttura che ha ospitato la manifestazione canora abbia evidentemente apprezzato Occidentali’s Karma, accogliendo Gabbani con ovazione e ballando con lui e la scimmia, questo non è bastato per vincere. Dal tweet della BBC tanto criticato dal web “Go home Italy you’re drunk. (Oh god we hop you’re drunk”)” attaccato da tutto il popolo del web tanto da essere successivamente cancellato, ai “miseri” 3 punti dati da San Marino che hanno scatenato l’ingegno di tutti i creatori di meme, fino ad arrivare alla consegna del tapiro da parte di Valerio Staffelli di Striscia la Notizia, Gabbani ne esce con il suo solito positivo umorismo e alla fine della fiera, si becca il sesto posto e il premio della stampa. Poteva andare meglio, ma poteva anche andare peggio, “vero Emma?”.
Intanto Occidentali’s Karma raggiunge 118 milioni di views su Youtube e arriva al quarto disco di platino e in barba agli animalisti che volevano fuori dal palco la scimmia danzante, ormai il brano e la sua coreografia hanno abbondantemente superato i confini nazionali per spargersi a macchia d’olio in tutta Europa. Questo è un gran risultato, e comunque complimenti al portoghese Salvador Sobral che con la sua Amar pelos dois” ha conquistato la vittoria a Kiev.
Archiviata l’esperienza ucraina, Gabbani non ha intenzione di “lasciarci in pace” e così ecco lanciato un altro singolo che si presta a diventare presto il tormentone estivo, che ammettiamolo un’alternativa a Despacito ce la meritavamo.
In Magellano, che si apre con l’omonimo brano, si sentono sonorità su basi elettroniche che si fondono a  cori tribali che All Blacks levatevi proprio.
Una dopo l’altra, le canzoni si susseguono e lo stile si conferma essere sempre molto evidente e con il tema del viaggio e dell’esplorazione che si dimenano tra citazioni e immancabili giochi di parole. E così in Tra le granite e le granate si scomoda anche Dante Alighieri e con “Lasciate ogni speranza voi che entrate, E-state” si tocca il fondo per raschiarlo bene inattesa di scomodare altri grandi personaggi della letteratura. E giusto per non smentirsi eccoli infatti. In A moment of Silence si fa l’appello e quindi a tutti coloro che intendano capire il significato di alcuni brani, preparate la Treccani, che qui si parla di Freud, Martin Luther King e chi più ne ha più ne metta.
Un attimo di tregua arriva con Foglie e Gelo, già pubblicata nel 2016 all’interno della colonna sonora della pellicola Poveri ma ricchidi Fausto Brizzi, e SpogliarmiQuest’ultima una ballata pop  che serve forse a dimostrare al pubblico che Gabbani non canta solo rebus indecifrabili ai molti, ma che sa anche fare l’interprete nella sua accezione più classica.
Un “mini” album che può essere considerato un sunto di questi anni che a Gabbani hanno portato due Festival di Sanremo e nuovi tormentoni nella nostra vita. In ogni caso con o senza scimmia, con o senza giochi di parole siamo sicuri che Gabbani ha ancora tanto da cantare e “comunque vada Panta Rei. I’m singing in the rain”…
Francesco Gabbani, MAGELLANO, BMG Ricordi, Data pubblicazione: 28 aprile 2017.

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Francesco Gabbani – Tra le granite e le granate 

Di Suhail Ferrara

Palermitana di origini asiatiche. Amore per il cinema, le istantanee e le storie. Scrive per dar voce alle sue passioni e vivere la vita è la sua aspirazione più grande. “Carpe diem” il suo motto.

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