“Sentivo il mio corpo abbandonarmi, mi sentivo come affogare, come che stessi andando sott’acqua e avessi bisogno di salire per prendere aria, incapace di respirare. Ho pregato Dio affinché mi aiutasse a mettere la testa fuori dall’acqua, per permettermi di vedere attraverso la tempesta.”  (Avril Lavigne)

Dopo una lunga malattia conosciuta come Sindrome di Lyme (malattia di origine batterica, trasmessa dal morso delle zecche) che l’ha costretta ad un lungo periodo di inattività, (sono infatti passati cinque anni dall’ultimo lavoro discografico), Avril Lavigne celebra la sua rinascita con un nuovo album, il sesto della sua carriera, anticipato dal singolo Head above water in uscita il 19 SettembreUn lavoro in cui, come ha spiegato la stessa artista canadese in una lettera pubblicata sul suo sito, racconta della malattia e delle battaglie che ha affrontato, sia a livello fisico, sia a livello psichico, trasformando appunto quella sofferenza e quel dolore in musica. Brano particolarmente intenso, accompagnato al pianoforte, che vede la collaborazione di Travis Clark e Stefan Moccio nella definizione del testo e della struttura sonora.

“Sono riuscita a trasformare questa lotta in musica e ne sono molto orgogliosa (…) La mia musica mi ha aiutata a guarirmi e a mantenermi in vita.”

Avril Lavigne spiega, inoltre, che scrivere della sua esperienza è stato un modo per lasciarsi alle spalle il terribile periodo che ha dovuto affrontare e soprattutto fare luce su una malattia poco conosciuta eppure pericolosa,difficile da diagnosticare e invalidante se non curata in tempo. Per questo motivo infatti, l’artista ha creato una Fondazione che si propone di collaborare con le migliori equipe mediche per fornire risorse e sostenere la ricerca sulla Sindrome di Lyme.

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