NoteVerticali.it_MicheleBravi_IHateMusic_1X Factor, si sa, non dura per sempre, e spesso chi esce dal contesto del programma da vincitore o meno, ha grosse difficoltà ad imporsi in un panorama spietato come quello della musica. Più o meno questo è quello che è successo a Michele Bravi, cantautore umbro vincitore dell’edizione 2013. Il suo primo album A piccoli passi distribuito da Sony Music, non ha avuto il successo sperato nonostante la presenza di brani di tutto rispetto come Prima di dormire”. Eppure questo giovane e promettente talento non si è arreso. Prima di tutto ha cambiato casa discografica, diventando il primo artista uscito da X Factor a lasciare Sony per un’altra etichetta, in questo caso la Universal. E, in secondo luogo, ha aperto un canale Youtube di successo ispirato secondo molti a quello di Troye Silvan, cantante e youtuber australiano. Proprio attraverso il web, Bravi ha iniziato a pubblicizzare il suo nuovo progetto discografico da lui stesso definito un “viaggio in costruzione”. E’ su queste basi che è nato “I hate music”, disco senza particolarità eccessive, ma indicativo. Indicativo perchè dopo un album impegnativo come il primo, Bravi dimostra una leggerezza più affine alla sua età spaziando tra i generi e sperimentando sonorità diverse amalgamate sempre da un unico filo conduttore: il pop.

NoteVerticali.it_MicheleBravi_IHateMusic_3Otto tracce, tutte in inglese, che rivelano la volontà di Michele di avvicinarsi al sound anglosassone. I testi sono semplici e quasi tutti incentrati su tematiche tipicamente adolescenziali e giovanili. Sicuramente spiccano i due singoli estratti The Fault In Our Stars, cover del brano di Troye Silvan, e The Daysche è invece un pezzo inedito presente all’interno dell’album anche in versione acustica. Proprio questo primo singolo estratto, è una canzone dalle sonorità e dal gusto tipicamente britannico e quindi colpisce molto il fatto che l’autore sia proprio lo stesso Bravi. Tra l’altro l’artista ha rivelato che scrivere in lingua inglese gli è venuto naturale e ha riscontrato una maggiore libertà espressiva in questo senso. In brani come Sweet suicide, Sometimes just let goe Big dreams and bullet holes non è difficile trovare quelle sonorità tipicamente pop-roc che hanno portato al successo le boy band di un tempo e anche quelle di oggi come per esempio gli One Direction. All’interno dell’album però non manca una particolare vena elettronica e dance in brani come Insanee Say my nameche sono indubbiamente due dei brani più innovativi e che si discostano un po’ dalla linea pop che guida questo lavoro.

NoteVerticali.it_MicheleBravi_IHateMusic_2In sostanza, “I hate music” è un album semplice e lineare, ma ben fatto e sopratutto personale. Ci troviamo di fronte ad un artista diverso e più consapevole delle sue capacità. Inoltre la maturità raggiunta da Michele è riscontrabile nel debutto alla produzione artistica indipendente. Bravi dimostra quindi di avere capacità che non erano state pienamente messe in luce a seguito della vittoria ad X Factor. Avrebbe potuto essere uno dei tanti artisti dimenticati e invece sta piano piano raggiungendo i suoi obiettivi anche grazie al supporto dei fans che non lo hanno mai abbandonato. Chi nei mesi passati lo ha definito artista fallito, dovrà quindi ricredersi perché Bravi è ormai un cantante a tutti gli effetti e su sua stessa ammissione, sente di essere più completo e più forte. Forse stavolta Bravi è riuscito seriamente ad emanciparsi da quell’immagine di timida e riservata che il talent gli aveva cucito addosso, impedendogli di sbocciare totalmente.

 

MICHELE BRAVI – THE DAYS

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: