La sensazione di un’esperienza ipnagogica fermenta in diversi stadi di un album sorprendente

noteverticali.it_nice_as_fuck_coverNice As Fuck (abbreviato NAS) è la denominazione del nuovo progetto musicale di Jenny Lewis, un terzetto tutto al femminile formato dalla Lewis con Erika Foster e Tennessee Thomas, che compongono la bella e coraggiosa operazione in un’epoca in cui il caos, le sovraincisioni, il rumore o il piattume pulito di arrangiamenti fin troppo piani hanno solitamente la meglio.  

Nice as Fuck, self-titled del disco rimanda a quella fase a cavallo fra gli anni Settanta e Ottanta, con un occhio di riguardo in particolare al mito di Blondie, a quello di Joan Jett e ai primissimi The Pretenders.

Dopo Rilo Kiley, i tre dischi a-solo e il lavoro in duetto con il compagno Jonathan Rice, la musicista e attrice americana (più che altro di serie televisive) sembra aver trovato la sinergia perfetta in un album che scorre con fluidità nell’arco di 25 soli minuti.

Per questo abile trio di “riot-girls” liberamente svezzate, che amano entrare in scena in stile new-wave scatenandosi come delle combat-dream-girls, non è un azzardo il fatto di considerarle “la miglior band al femminile degli ultimi 25 anni”, secondo quanto espresso dall’autorevole Father John Misty.

noteverticali.it_nice_as_fuckIl disco scorre che è una meraviglia e parte subito forte con Runaway (e quando dico forte, intendo soprattutto il pulsare ritmico della batteria), incantando e avvolgendo immediatamente dopo con la bellissima Angel. La sensazione di un’esperienza ipnagogica fermenta in diversi stadi dell’album, in particolare nel brano Mall Music, dove la batteria rallenta il suo tumulto in maniera esponenziale, rivelando cristalline inquietudini pronte a dimenarsi nel sonno longitudinale. Il loro è un post-punk installato su di una base pop, sulla quale si elevano batteria e basso, a sostegno di un’impalcatura vocale di tutto rispetto, nonché di nostalgica, divertente e divertita revisione. Il suono analogico fa riassaporare istintivi battiti quasi dimenticati, anche nel modo in cui giocano con la voce della cantautrice, come nella elettrizzante Door, che ricorda tantissimo le prime volute vocali di Deborah Harry e di Joan Jett.

La speranza è che possano elevarsi  sempre “higher and higher …”, e che a questa prima breve (breve come un EP) ma godibilissima iniziativa ne possa seguire presto (entro il 2017) un’altra.

 

NICE AS FUCK

 

NICE AS FUCK – Tracklist

  1. Runaway
  2. Angel
  3. Homerun
  4. Cookie Lips
  5. Higher
  6. Mall Music
  7. Door
  8. Guns
  9. NAF Theme

 

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