Disincantato, distante anni luce dalla ‘vita spericolata’ che sbandierava ai quattro venti. E’ un Vasco Rossi saggio all’ennesima potenza, quello che, forse con qualche rimpianto, si racconta in “Quante volte“, il brano da cui è tratto il video inserito ne “Il decalogo di Vasco“, il docufilm di Fabio Masi presentato alla Mostra del Cinema di Venezia con un evento speciale, che sarà trasmesso da RaiTre il prossimo 20 settembre.
Il video si apre mostrando il volto di Vasco in primo piano. E’ quasi una confessione dell’uomo davanti allo spettatore che lo ha sempre visti e amato come artista:
Quante cose son cambiate nella vita
quante cose sono sempre così
quante volte ho pensato: è finita,
poi mi risvegliavo il lunedì
Quante volte ho pensato nella vita: voglio fare quello che mi va
poi le cose mi sfuggivan tra le dita, e arrivava la realtà,
quante cose son passate ormai,
quante cose che non torneranno mai…
Ora appaiono una serie di mani femminili che ‘danzano’ attorno al suo volto, a suggellare ciò che sta cantando:
Quante volte ho pensato nella vita: posso fare anche senza di te
poi mi risvegliavo tutto sudato, senza capire perché,
quante volte ho sbagliato sì, quante volte è andata bene così’,
quante volte ho fatto finta di niente, ma ho capito, sì,
quante volte sono arrivati i guai,
anche se ero già migliore, ormai
Il ritornello suona come una dichiarazione di intenti:
Io non voglio più vivere solo per fare compagnia
io non voglio più ridere, non mi diverto più, non è colpa mia
Non ho voglia di credere che domani sarà, sarà diverso, e poi chi lo sa…
Non è più il Vasco che cantava “Sarà migliore“: i sessant’anni superati lo portano a pensieri più realistici, che abbandonano i sogni e le passioni di un tempo? Conoscendolo, facciamo fatica a crederlo… Godiamoci il video di questa ballad, prodotto da Inception, e apprezziamo ancora una volta la schiettezza di un artista unico, che si confessa a cuore aperto, come ha sempre fatto.
QUANTE VOLTE – VASCO ROSSI
Il docufilm “Il decalogo di Vasco” si basa su un viaggio immaginario compiuto dal regista Fabio Masi con Gianluca Della Valle insieme a Vasco ‘in sagoma’. E’ l’occasione per esporre, in dieci capitoli e con ironia, la “Vascheide”, ossia il mondo secondo l’artista di Zocca. Si parte da “Preludio“, girato nel suggestivo scenario della diga di Ridracoli. Qui Vasco parla dei suoi inizi, e di come è stato difficile, ma anche adrenalinico, passare dall’essere un anonimo signor Rossi a una star iperacclamata. Seguono poi “Retrofronte del palco”, girato dietro le quinte dello stadio Olimpico di Roma durante un concerto, “Vascologia“, frasi raccolte a Bologna nel corso di un incontro con i fan, “Niente di vero“, a proposito del suo rapporto con i media, e poi “Profondo Rossi“, “Metodo Parazza“, “InKurtZioni“, “Cartone Animato“, “Essere Vasco“, per finire con “Il Decalogo di Vasco“, che si chiude con il video di “Quante volte”. Non manca la musica nel documentario, con estratti tratti da “L’altra metà del cielo”, balletto su musiche di Vasco che è stato messo in scena al Teatro alla Scala nel 2012.
Idealista e visionario, ama l’arte come la vita, con disincanto, sogno e poesia…