In arrivo ad aprile un nuovo album tutto italiano e dai sound malinconico, che risuona di anni Ottanta. Un sapore nostalgico, brani che non vogliono essere intimisti e completamente cantautoriali, ma che tendono ad essere strutturati tramite il linguaggio della musica pop alla Battisti.
Leo Pari, cantante e autore, classe 1978 della “scena romana”, esce con Spazio, un album composto da 10 tracce, che esprimono immediatezza e chiarezza di stile, senza dar spazio a fronzoli di genere che possano confondere l’idea di base che l’autore ha avuto nel comporre e progettare questo lavoro. Prodotto dalla Gas Vintage Record, dello stesso Pari con la collaborazione di Sante Rutigliano, dal 21 aprile l’album sarà disponibile su tutti gli store e promette a tutti gli ascoltatori un’esperienza a metà tra il futuristico e il viaggio nel passato musicale. Sintetizzatori, suoni dilatati, nelle dieci tracce si susseguono brani dal sound molto particolare costruito per dare spazio alle parole e alla musica.
Leo Pari si trova a presentare il suo sesto album, dopo Sirèna uscito nel 2013, un album che lo collocava nel panorama della musica italiana accanto ad artisti come Simone Cristicchi, di cui Pari è stato autore del brano sanremese La prima volta che sono morto e adesso cerca di discostarsene anche se non totalmente.
Un disco quello di Pari, che riporta alla mente inevitabilmente lo stile anni Ottanta di un Battisti rivisitato, su testi dai temi contemporanei e quindi totalmente popolari.
Un lavoro che non guarda all’innovazione, ma si volta indietro nel passato senza alcuna pretesa.
Un album piacevole che permette ad alcuni ascoltatori di ricordare con piacevole sorpresa un sound che profuma di malinconico passato, ma comunque sempre apprezzato e molto forte nel panorama italiano, ad altri (i più giovani sicuramente) meno avvezzi a questa tipologia, a scoprire il cantautorato pulito e semplice che tanto fece ballare e innamorare i genitori.
Palermitana di origini asiatiche. Amore per il cinema, le istantanee e le storie. Scrive per dar voce alle sue passioni e vivere la vita è la sua aspirazione più grande. “Carpe diem” il suo motto.