L’artista pesarese debutta con un lavoro discografico a metà tra l’orecchiabilità e il cantautorato
Maschere è il primo album del progetto solista del cantautore pesarese Davide Pagnini, classe 1988, dal titolo enigmatico ed esplicativo allo stesso tempo. Un album che viene definito emozionale e introspettivo, che conta 12 brani inediti ai quali si aggiunge la bonus trackMio figlio sarà un avatar, già presente nell’album dal titolo Schizzi del duo Ebanoh di cui Pagnini è stato fondatore e componente.
Si, perché la storia musicale di Pagnini nasce da molto lontano, da quando il cantante e autore aveva solo 5 anni e inizia a capire che la musica è il suo mondo e inizia a studiare pianoforte e chitarra classica fino ad approdare a soli 10 anni al Conservatorio G. Rossini di Pesaro.
Pagnini, cresce nella musica e nella speranza di emozionare emozionandosi. Nel 2008 inizia una collaborazione/amicizia con Francesco Gazzè, fratello del molto più famoso ed acclamato Max, e il primo progetto attivo arriva nel 2009 quando con gli Ebanoh, duo composto da Pagnini in collaborazione con il violoncellista Jacopo Mariotti, pubblicherà grazie alla PMS Studio appunto Schizzi (2009).
Ma torniamo a Maschere, un album ricco di intime riflessioni su quelli che sono i temi caratterizzanti la vita di un giovane uomo, che osserva il mondo che lo circonda e ne carpisce le ossessioni, i coinvolgimenti emozionali, i battiti e il vortice di sensazioni che solo la musica può catturare, con le sue note e le sue parole. Un lavoro che presenta il sound del pop melodico, ma con qualche accenno di folk e funky, il tutto per raccontare dell’amore, del tempo che passa inesorabile, dei tramonti. Tutti argomenti validi, ma che gravitano intorno al tema principale quello dell’identità. La copertina, come anche il titolo stesso dell’album, Maschere, rimanda inevitabilmente al concetto di identità, già perlustrato dalla letteratura, in molte sue forme. Come non ricordare l’Uno nessuno e centomila di Pirandello, solo per fare un esempio. La teoria delle maschere, supporti rigidi senza espressione, che la società impone ad ogni suo membro e che soffocano la personalità di ognuno, viene in qualche modo ripresa in questo progetto musicale. L’importanza di vedere sé stessi e non l’immagine riflessa di ciò che ci viene imposto, imparare ad abbandonare la maschera per scoprire la verità e accettarsi.
Ad anticipare l’uscita dell’album i singoli Chiedersi perché e il brano che sa di estate Rosso di sera, due brani di grande successo che hanno permesso all’intero album di vincere il premio come “Miglior disco della settimana” sulla CiaoRadio di Bologna.
Melodie orecchiabili e racconti cantautoriali, che si rifanno alle influenze di artisti come Daniele Silvestri, lo stesso Max Gazzè e Nicolò Fabi. Brani ritmati come appunto Mio figlio sarà un avatar, che porta il cantante ad esplorare territori familiari al vecchio Lorenzo Jovanotti, per fare un esempio.
L’album è inoltre accompagnato dall’uscita del nuovo video Alla follia, che suggella la linea e la trama del disco e del tema poc’anzi analizzato, con un Pagnini diretto da Francesco Agostini, che vaga attraversando un bosco alla ricerca di se stesso e del tempo che scorre, che una vita ci vuole molto a viverla, mentre la morte agisce in un istante. Un testo composto da elementi in contrapposizione ideologica che sfruttano in maniera differente il potere del tempo.
Un disco che non è forse il segno di una novità inedita, ma che si fa ascoltare con piacere, come un lungo racconto prima di andare a dormire, che accompagna le parole con la musica e ti porta a riflettere su argomenti non privi di importanza.
Maschere è stato presentato durante le diverse date dei concerti che si sono svolti durante l’anno, nelle piazze e in prestigiosi teatri e il disco nella sua versione tangibile è acquistabile direttamente in loco, on-line dal sito del cantautore, www.davidepagnini.com o in digitale su tutti i digital store.
DAVIDE PAGNINI – Alla follia
Maschere – Tracklist
- Ballerino di jazz
- Alla follia
- Stella
- Mare
- Chiedersi perché
- Vivimi davvero
- L’impalcatura trema
- Il mimo
- Rosso di sera
- Parla il vento
- Tornerà da sé
- Alibi di vetro
- Bonus Track: Mio figlio sarà un avatar
Palermitana di origini asiatiche. Amore per il cinema, le istantanee e le storie. Scrive per dar voce alle sue passioni e vivere la vita è la sua aspirazione più grande. “Carpe diem” il suo motto.