Nuovo videoclip per il cantautore romano che emoziona nel brano che dà il titolo al suo ultimo lavoro E’ il manifesto artistico dell’intero lavoro, un brano talmente importante da divenire la title-track del nuovo disco. Stiamo parlando di “Acrobati“, la canzone che dà il titolo all’album di Daniele Silvestri e che esce ora come secondo singolo dopo “Quali alibi“.
Un sound leggero, che parte con un morbido suono di pianoforte registrato in modo ‘casalingo’ (in sottofondo si possono ascoltare le voci della moglie di Daniele, Lisa, e di alcuni amici) e che poi offre una visione quasi mistica del mondo, visto a migliaia di metri di quota:
“…visto dall’oblò di questo aereo
il mondo sembra bene organizzato
dell’uomo cogli l’operato serio
il tratto netto, duro ed ordinato
reticoli di campi cesellati
di cui non percepisci mai l’arsura
e specchi d’acqua, poi, come diamanti
quell’uomo ha regalato alla natura
forse per darle una struttura,
per darle una struttura..” .
C’è un parallelismo evidente tra la canzone e un personaggio leggendario, Philippe Petit, funambolo francese protagonista di imprese al limite dell’impossibile, come quella del 1974, con la traversata delle Torri Gemelle su un cavo di acciaio, senza alcuna sicurezza. E’ così che il videoclip diretto da Fernando Luceri racconta la canzone con la delicatezza dell’equilibrio e la poesia dello stare sospesi tra la terra e il cielo, e ci fa essere tutti funamboli, “costretti ogni giorno ” – come scrive Silvestri – “a continui equilibrismi, indotti come siamo a vivere una vita fatta solo di presente, di oggi, senza nulla che ci consenta di guardare in avanti – progettando, immaginando il nostro futuro, individuale e collettivo – o di guardare indietro, per avere memoria di noi, del nostro cammino, delle nostre conquiste”.
Un brano emozionante e intenso, sulla scia delle cose migliori del cantautore romano.
ACROBATI – Daniele Silvestri
Idealista e visionario, forse un pazzo, forse un poeta, ama l’arte come la vita, con disincanto, sogno e poesia…