Aperta lo scorso 7 aprile, fino al 31 luglio la mostra Dal cuore alle mani: Dolce&Gabbana offrirà l’imperdibile occasione di ammirare numerose creazioni di Alta Moda che i due stilisti hanno creato durante la loro carriera. Una carriera nata a Milano prima di diventare internazionale. Milano non poteva non essere la partenza di una mostra che poi girerà il mondo anche per continuare a portarvi la testimonianza del Made in Italy.

Vere opere d’arte nate dal “cuore” e dal genio creativo di Domenico Dolce e Stefano Gabbana, questi abiti dalla spettacolarità unica e davvero irripetibile hanno preso forma attraverso le “mani” di sapienti artigiani. Maestranze tuttora attive nel “fare a mano”, appunto, alle quali è stata dedicata una delle sale della mostra in cui la sartoria – quella di una volta collocabile negli anni Trenta/Quaranta – è stata sì riprodotta ma insieme a dei video che documentano specialmente lo svolgimento del ricamo. Come a dire che una certa sartoria e certi ricami già esistevano prima delle loro creazioni, ma che hanno continuato ad attingervi quale tradizione italiana tuttora viva.

Al “cuore” della passione artistica, fonte delle poliedriche ispirazioni dei due stilisti, è dedicata invece un’altra sala. Una sala che immerge in un’atmosfera solenne, fatta di elegantissimi manti neri ricamati con sontuosi motivi dorati. E il pizzo nero è perfino nelle pareti di vetro che creano questa sorta di tempio all’arte e al “cuore” da cui sono nate le creazioni firmate D&G.

Ogni sala con un proprio tema è un tripudio di colori insieme a ricami e tessuti preziosi, peraltro accompagnati da famose colonne sonore. Il visitatore, ma sarebbe più corretto chiamarlo spettatore, è costantemente immerso in un vero Olimpo della moda, con frequenti capolavori, in cui a ogni passo c’è un’opera d’arte e un fresco quanto gradevole profumo lo accompagna lungo tutto il percorso.

La sala dedicata a Venezia espone alcuni degli abiti presentati alla sfilata veneziana del 2021. Cristalli, resine e argento sono tra i preziosi materiali con cui gli abiti – ma anche le scarpe e gli stivali – sono stati realizzati, offrendo agli occhi dello spettatore una bellezza davvero scenografica. Peraltro accentuata dagli specchi, dai lampadari e dai cristalli veneziani e di tradizione secolare.

Eppure l’eccesso non è mai fastidioso, nemmeno lo è il ripetuto infrangersi di specchi quale colonna sonora atipica ma caratterizzante di questa sala, tanto è la bellezza visiva a predominare.

L’eccesso non è mai fastidioso nemmeno in una delle sale successive, quella in cui sono esposte alcune delle maestose creazioni presentate in Sicilia come collezione Alta Moda 2022/2023. Il suono delle campane accoglie lo spettatore in questa sala barocca e sottolinea la geniale originalità degli stucchi seicenteschi riprodotti però sull’abito da sposa con doppia organza e ovatta, specificando nella didascalia che sono “interamente fatti a mano”.

Un’altra sala pulsante della mostra è quella dedicata al film “Il Gattopardo” particolarmente amato da Dolce e Gabbana da averne qui riprodotta la sala siciliana in cui si svolge la scena del ballo. Costumi femminili e maschili sono accompagnati – oltre che dalla colonna sonora e immagini originali del film – anche da consolle, troni, poltrone bordeaux e oro tipici dell’arredamento dei loro negozi milanesi.

L’arte si riscontra pure nel dettaglio di una tenda di velluto rosso annodata di lato ricordando un sipario teatrale. Perché quest’altra è la sala dedicata ai costumi ispirati all’Opera con tributo al Teatro alla Scala.

Un tributo alla Madonnina del Duomo invece è offerto dall’opera che conclude il percorso espositivo. Un abito dorato in tessuto e ricami preziosi. Color oro come la Madonnina del Duomo. Della Milano di Dolce e Gabbana che mettendo una corona mariana sul capo, reclinando lievemente il viso e mettendo le mani in grembo a un manichino inanimato – ma così sontuosamente rivestito – hanno conferito la giusta solennità a un’incantevole e vera opera d’arte.

Appendice nelle sale del Palazzo Reale successive a questa è la mostra Tesori Riflessi, in cui oggetti di artigianato antico sono esposti insieme a manufatti di Alta Gioielleria sempre di D&G.

 

Di Tiziana Cappellini

Ha scelto di approfondire le materie che ama da sempre conseguendo una laurea in Lettere Moderne. Che in terra brianzola è di per sé una sfida. Ma specializzandosi in Storia del Teatro Inglese e Cinema è quasi incoscienza. Tuttavia, unendo lavoro pratico a collaborazioni artistiche, da anni si occupa di recensioni culturali e anche di editoria.