Un conduttore televisivo a caccia di ascolti, una ragazza ossessionata da like e followers, due generazioni a confronto, sospese tra virtuale e reale.
Bruno Bunori è un noto conduttore televisivo che, dopo cinque anni di onorata carriera, deve fare i conti con una crisi professionale: il suo talk-show ha perso ascolti ovvero l’attenzione e l’interesse del pubblico, Bruno non riesce più a “parlare” alla gente, non capisce più il mondo in cui vive perché questo è cambiato. La rivoluzione digitale ha sovvertito e modificato codici e modalità di comunicazione, ha trasformato i format, ha travolto e stravolto le trasmissioni tradizionali rendendole fuori moda.
Nel tentativo di salvare il suo programma e la sua carriera, Bruno sceglie la via più semplice: decide di manipolare i dati Auditel per rubare ascolti e ottenere consensi. Grazie alla complicità dell’amico Pietro, infatti, riesce a scovare i preziosi elenchi delle famiglie campione (quelle famiglie, cioè, cui vengono monitorati i comportamenti di consumo televisivo) e intraprende un viaggio in tutta Italia per riconquistare il pubblico. Quest’avventura lo porterà a scontrarsi con Enrica, una ventenne fredda, sfrontata, annoiata dalla vita di provincia che cerca di compensare la mancanza di attenzione da parte dei genitori collezionando followers sui social network. Enrica è l’immagine speculare di Bruno, quest’ultimo è ossessionato dagli ascolti quanto lei dai like su Facebook, tanto da arrivare a spendere 200 euro per l’acquisto di un carnet di “mi piace”.
Questa spasmodica ricerca alla conquista del “virtuale” porterà i nostri protagonisti ad immergersi nella realtà, ad entrare in contatto, forse per la prima volta, con la vita concreta ed entrambi si renderanno conto di come e quanto ciò che appare in televisione e sul web sia assolutamente diverso da ciò che effettivamente è . Un viaggio nel ventre del Paese che permetterà loro di maturare, trovare il proprio centro e raggiungere una maggiore consapevolezza di sé e di ciò che ha davvero importanza.
I piedi per terra e il tepore del sole sulla pelle.
Presentato alla Feltrinelli di Galleria Sordi a Roma, A ciascuno i suoi santi è stato definito da Giovanni Floris “Bello, divertente, umano. Riesci a comprendere le motivazioni che muovono i vari personaggi senza necessariamente condannarli.” Da cui traspare tutta “l’italianità del modo in cui ognuno cerca di risolvere i problemi.”
L’autore Franco Bernini, con serietà e ironia, mette a nudo fragilità e debolezze del nostro tempo, svela gli aspetti nascosti del presente, di un paese devastato dalla crisi, ormai privo di punti di riferimento. Porta a riflettere su quanto sia assurdo ed inquietante “definirsi in base a ciò che si pensa pensino gli altri di noi”, far dipendere la nostra identità dai like e dagli ascolti, da un numero di followers sconosciuti. Perché questa esigenza di essere sempre connessi, la ricerca morbosa di attenzione e di riconoscimento online comporta uno scollamento dalla vita reale, l’incapacità di avere e creare legami forti, di incontrarsi ed anche scontrarsi concretamente con gli altri, di vedere e riconoscere lo splendore di ciò che ci circonda.
Franco Bernini, A ciascuno i suoi santi, Chiarelettere editore, 288 pag.,2017.
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Siciliana DOC, laureata in Comunicazione, non riesce a staccarsi da Roma nonostante tutte le contraddizioni e i problemi. Ama l’arte in tutte le forme espressive e adora leggere. E’ alla ricerca di un po’ di equilibrio