Quando uno scrittore è bravo si legge volentieri qualsiasi cosa esca dalla sua mente. Gianni Mura, giornalista di professione ma scrittore per realtà, riesce da sempre a far appassionare anche i meno avvezzi alle cronache sportive di una partita del Milan o della volata scudetto. La sua capacità di utilizzare il linguaggio riesce appassiona i lettori come lo faceva Gianni Brera, narratori prestati ai quotidiani. Esce per la casa editrice Skira il libro “Confesso che ho stonato”, dove il buon Gianni racconta le sue passioni e ossessioni nel campo musicale.
Da Edith Piaf a Sergio Endrigo, passando attraverso i legami tra musica e pallone. Le osservazioni, non prive di emozione, di un ascoltatore stonato in grado di mostrare la sua idea di viaggio musicale attraverso gli artisti che l’hanno accompagnato per tutta la vita. Il libro inaugura le collane note d’autore, pensata dalla Skira per raccontare la musica da un punto di vista differente. Un brano musicale fa parte della vita ogni individuo per sempre, non a caso certi musicisti vengono considerati poeti. Mura nel suo libro propone le sue preferenze andando a raccontarne le peculiarità e spiegando al lettore le sue convinzioni su come fruire e consumare musica.
Un libro tenero, a volte spietato che racchiude diversi temi non solo musicali. Non manca una riflessione sulla musica presente, quella di talent o karaoke, nella quale è difficile identificarsi per la generazione di Gianni Mura. Nonostante ciò sono ironia e verità le sensazioni più vive durante la lettura. Un modo per ricordare, scoprire e versare qualche lacrima pensando al tempo perduto. A poche persone è concesso di scrivere anche “con la saggezza di chi sa cosa vuol dire aver perduto”: leggendo “Confesso che ho stonato” tra i tanti vezzi si trova anche questo.
Gianni Mura, Confesso che ho stonato, Skira, 2017.
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Nasce a Milano qualche anno fa. Usa la scrittura come antidoto alla sua misantropia, con risultati alterni. Ama l’onestà intellettuale sopra ogni altra cosa, anche se non sempre riesce a praticarla.