Dopo il grande successo di “Non dirmi che hai paura”, torna in libreria con un nuovo romanzo l’autore che ha fatto emozionare il mondo…
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Partire da una storia vera e renderla universale sarà stato sicuramente un lavoro intenso e se il tema trattato è importante come lo sono i contenuti di questo libro. Anzi, la difficoltà di trovare un equilibrio tra finzione e realtà lo rende ancora più intrigante. Il grande futuro è un libro di speranza, un percorso intrapreso dentro quel tunnel che è la vita, alla ricerca della luce che ci condurrà verso la libertà. Libertà di decidere, libertà di essere, libertà di agire. La stessa libertà che tanto ha inseguito il protagonista, Amal, un ragazzo nato su di un isola dove la guerra tra Esercito Regolare e Neri è ben radicata (“Soldati che impugnano il fucile in una mano e nell’altra il libro sacro”). Amal è servo figlio di servi. Il suo migliore amico, Ahmed, figlio del signore del villaggio.

Da piccolo, una mina lo sventra in petto, un episodio che modificherà il suo destino. Da quel giorno Amal, che in arabo significa speranza, porta un cuore non suo. Amal e Ahmed si promettono amicizia eterna. Vivono entrambi in un’atmosfera sospesa, dove i sogni vengono affidati al mare. Si interromperanno quando i conflitti e le tensioni che pesano sul villaggio porteranno a delle scelte drastiche e definitive. Anche il padre di Amal lascia il villaggio, portando con sé un segreto inconfessabile.

Rimasto solo, Amal chiede ancora una volta il conforto e la saggezza del mare, e il mare gli dice che deve raggiungere l’imam della Grande Moschea del Deserto, riempire il vuoto con un’educazione religiosa. Amal diventa così preghiera, puro Islam, e resiste alla pressione dei reclutamenti. Resiste finché un’ombra misteriosa riapre in lui una ferita profonda che lo strappa all’isolamento. Allora si lascia arruolare: la religione si colma di azione. L’educazione militare lo fa guerriero, lo fa uomo. Lo prepara a trovare una sposa per generare un figlio.

NoteVerticali.it_ Giuseppe_Catozzella_2Ma è proprio questo l’unico destino consentito? Qual è il bene promesso? L’avventura di vivere finisce davvero con la strage del nemico? Quello stesso nemico che 4 anni fa Giuseppe Catozzella ha voluto ricercare, recandosi al confine tra Somalia e Kenya. Lì ha incontrato Ali, il suo “nemico”. Per tre settimane si è fatto raccontare la sua storia che racchiude una realtà fatta di inquietudine, dove la paura, la solitudine, il sostentamento del bisogno portano ad intraprendere decisioni non sempre giustificabili ma dovute.

Tre settimane che hanno segnato probabilmente l’autore che quando parla di Ali, abbassa lo sguardo ed il tono della voce cambia naturalmente. Ti colpisce, ti fa capire che non si può essere così indifferenti verso una storia come questa. Storie di oggi, cronache in un quotidiano che proiettano un futuro di pace, sempre più distante. “Guardare il proprio nemico negli occhi e capire che nemico non è, perché alla fine Ali è uno di noi, ed ognuno di noi è Amal.

Giuseppe Catozzella, IL GRANDE FUTURO, 272 pagine, Feltrinelli, 2016 

Misses Diaphane
Author: Misses Diaphane

Lavora con le immagini e le parole, si nutre di musica e di sapere, condivide le sue passioni ed il loro valore.

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