Valentino Kovačević, giovane Ministro della Cultura della Repubblica del Montenegro, vive nove giorni assai turbolenti. L’elemento scatenante di tutto è un incidente causato inavvertitamente da lui stesso, un arpione che, nel corso di una performance promossa dal Ministero, gli sfugge dalle mani e provoca la morte accidentale di una giovane artista, Jelena Tatar. Le indagini assolvono il Ministro e addirittura la famiglia della defunta lo perdona, ma la stampa no. Il politico diventa bersaglio di una micidiale campagna mediatica guidata da Jasna Poek, la sua ex moglie, una giornalista molto brava, sostenuta dal suo nuovo marito.

Il Ministro è l’ultima opera di Stefan Bošković, scrittore e sceneggiatore montenegrino. Un noir avvincente, psicologico, che affida alla narrazione in prima persona il ritratto di un protagonista sopraffatto dagli eventi. Un personaggio vittima della propria ossessione, alimentata dal fatto che l’artista uccisa a causa dell’incidente gli appare in sogno e che la campagna mediatica ordita ai suoi danni è sostenuta dalla sua ex moglie spalleggiata perlopiù dallo scrittore Stefan Bošković, omonimo dello stesso autore. Questo artificio letterario genera qualche inevitabile spaesamento nel lettore, ma si tratta di un atto voluto, che punta a offrire un intrigante punto di vista circa un ipotetico sdoppiamento di personalità. Il lettore si imbatte infatti nelle ossessioni di un personaggio creato dalla fantasia dello scrittore che a sua volta è anche uno degli elementi scatenanti del suo stesso stress. Non si tratta poi di un personaggio qualunque, ma di un politico, quindi artefice massimo del potere moderno, che di fronte a un evento negativo scatenante subisce le inevitabili cadute in rovina della figura che si trova a rappresentare.

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Lo stile con cui Bošković confeziona il suo romanzo sembrerebbe essere quello classico dei noir moderni. Inevitabili colpi di scena in una situazione che già è drammatica fin dal suo inizio, e una indagine psicologica dettagliata per costruire un personaggio quasi pirandelliano, che si trova a perdere il controllo e a capitolare, inevitabilmente, fino a piombare in un finale forse inatteso forse scontato.

Il Ministro edito da Bottega Errante, ha vinto il Premio dell’Unione Europea per la Letteratura nel 2020.

Stefan Bošković, IL MINISTRO, Bottega Errante Edizioni, 220 pagine, 2023.

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