Jerzy Skolimowski ha impressionato molto con il suo "Undici minuti"
Jerzy Skolimowski ha impressionato molto con il suo
Jerzy Skolimowski ha impressionato molto con il suo “Undici minuti”

Ultime ore di proiezioni al Lido prima che anche questa settantaduesima edizione del Festival del cinema di Venezia abbia ufficialmente i suoi vincitori. Voci di corridoio e primi pronostici dalla critica sono già in circolo. La Coppa Volpi per la miglior interpretazione maschile potrebbe spettare di buon merito a Christopher Plummer, che in “Remember”, thriller sul dramma dell’Olocausto di Atom Egoyan, interpreta un ex internato ad Auschwitz alla ricerca del suo aguzzino. Candidati al titolo anche il francese Fabrice Luchini, protagonista in “L’Hermine” di Christian Vincent, e il giovane Eddie Redmayne che ha tutte le carte per replicare il successo degli Oscar grazie alla suo ruolo in “The Danish Girl”.

Valeria Golino è la  protagonista di
Valeria Golino è la protagonista di “Per amor vostro” di Giuseppe Gaudino (a sinistra)

Sul versante femminile, le favorite sono Catherine Frot, la cantante sognatrice in “Marguerite” di Xavier Giannoli e la nostra Valeria Golino, già vincitrice della Coppa trent’anni fa per “Storia d’amore” di Citto Maselli. Ora protagonista in “Per amor vostro” di Giuseppe Gaudino, l’attrice vi interpreta una donna napoletana che affronta coraggiosamente un drastico cambiamento di vita. Il film, che ha chiuso la serie di quelli in concorso, è parso alla critica nostrana come il migliore tra gli italiani. Una rivelazione che rialza il tono di un festival dall’andazzo un po’ fiacco rispetto agli anni passati. Poche in effetti sono state le pellicole in corsa per il Leone d’Oro a far parlare di sé. Tra queste, la rivelazione delle ultime ore è stata “Undici minuti” di Jerzy Skolimowski. Dopo “Essential Killing”, il regista polacco, Premio della Giuria nel 2010, torna a stupire come solo una grande innovatore sa fare, realizzando un esempio di grande cinema: un thriller adrenalinico dal ritmo frenetico e incalzante che ritrae l’esistenza in frammenti di personaggi diversi. Mentre l’acclamato “Francofonia” di Alexsandr Sokurov resta in pole position, non sono esclusi lo scandaloso ”Anomalisia” di Kaufman & Johnson e “Robin, The Last day” dell’israeliano Amos Gitai. Un occhio anche ai registi minori, che potrebbero riservare sorprese: l’esordiente Lorenzo Vigas con “Desde Allà”, intensa storia d’amore omosessuale sullo sfondo di una Caracas desolata, e “Abluka” di Emin Alper, crudo ritratto della Turchia contemporanea.

Spetterà alla giuria composta da Alfonso Cuaron, Nuri Bilge Ceylan, Pawel Pawlikowski, Hou Hsiao-hsien, Francesco Munzi, Lynne Ramsay, Diane Kruger decretare la pellicola vincitrice del premio più ambito. L’appuntamento è per la serata di sabato 12 settembre. Nel frattempo, ricordiamo di seguito i premi da assegnare:

Leone d’oro al miglior film, Gran premio della Giuria, Premio speciale della Giuria, Leone d’argento alla miglior regia, Premio alla miglior sceneggiatura, Coppa Volpi alle migliori interpretazioni femminile e maschile, Premio Marcello Mastroianni a un giovane attore o attrice emergenti.