In un’edizione con collegamenti in remoto, “Il traditore” è il film dell’anno. Vincono anche Pierfrancesco Favino, Jasmine Trinca, Luigi Lo Cascio e Valeria Golino
Il cinema non può prescindere dal grande schermo. In occasione della cerimonia dei David di Donatello 2020, tutti i candidati hanno espresso il loro intenso legame con la sala buia. Da Marco Bellocchio a Pierfrancesco Favino, passando per Toni Servillo e Matteo Garrone, il coro è unanime: “Il grande schermo è la base di tutta la settima arte”. L’esperienza formativa di sedere in un ambiente buio condividendo le proprie passioni è necessaria per ogni individuo. In questi tempi di chiusura forzata l’industria dei sogni ha tempo per riflettere su se stessa reinventandosi alla luce delle piattaforme di streaming. Le serie tv e i film prodotti da colossi come Amazon o Netflix si sono imposti al pubblico soprattutto per le loro qualità e per la fruizione “casalinga” che porta in dote quella pigrizia tanto amata. Va detto che il cinema classico non deve ingaggiare una battaglia con le nuove proposte, ma provare a convivere con esse. Andrebbe fatta una minima autocritica da parte degli addetti ai lavori: per troppi anni i prodotti proposti non erano all’altezza e il cinema si è crogiolato nel suo strapotere in molti casi prendendo per il naso gli spettatori con prodotti scadenti. Lo spazio ci sarà sempre per tutti, ma va detto che alcune serie tv o film a marchio Netflix sono migliori dei fratelli maggiori destinati alla sala.
Il cinema tornerà sullo schermo presto: nel frattempo si è svolta la premiazione del David 2020. Carlo Conti ha condotto una serata in puro stile Covid-19 con collegamenti via Skype, studi vuoti e molte pause ironiche. Uno spettacolo quasi solitario, cui si è aggiunta Piera Detassis per l’annuncio del miglior film. Tanti gli ospiti e i siparietti, tutti rigorosamente via monitor.

Una cerimonia quasi surreale e per questo molto interessante, condotta in maniera impeccabile da Conti, che non ha lesinato iterazioni divertenti con gli artisti da casa. Il trionfatore della serata è stato Marco Bellocchio con Il traditore. Il suo film ha collezionato ben cinque David tra cui miglior film, regia e attore protagonista, Pierfrancesco Favino, qui durante il collegamento Skype con Carlo Conti:

La pellicola su Tommaso Buscetta si è aggiudicata anche la statuetta come attore non protagonista andata a Luigi Lo Cascio. Tra le signore hanno vinto il premio Valeria Golino e Jasmine Trinca, rispettivamente per 5 è il numero perfetto (Miglior attrice non protagonista) e La dea Fortuna (Miglior attrice protagonista). Matteo Garrone con Pinocchio si è aggiudicato i premi per trucco ed effetti visivi. Premiato come produttore Matteo Rovere per Il Primo Re: un David dedicato all’audacia con cui Rovere ha pensato e portato a termine un progetto molto ambizioso per il cinema italiano.

Cerimonia essenziale per dimostrare quanto la settima arte italiana sia viva e desiderosa di tornare a raccontare per immagini le creazioni di tutti quegli artisti che da anni contribuiscono alla crescita di ogni individuo.
Di seguito l’elenco dei premi nelle principali categorie:
DAVID DI DONATELLO 2020 – I premi principali
Miglior film: IL TRADITORE – prodotto da IBC MOVIE, KAVAC FILM, con RAI CINEMA
per la regia di Marco BELLOCCHIO
Migliore attore protagonista: Pierfrancesco FAVINO – Il Traditore
Migliore attrice protagonista: Jasmine TRINCA – La dea fortuna
Miglior attore non protagonista: Luigi LO CASCIO – Il Traditore
Migliore attrice non protagonista: Valeria GOLINO – 5 è il numero perfetto
Migliore autore della fotografia: Daniele CIPRI’ – Il Primo Re
Migliore sceneggiatura originale: Marco BELLOCCHIO, Ludovica RAMPOLDI, Valia SANTELLA, Francesco PICCOLO – Il Traditore
Migliore Scenografia: Dimitri CAPUANI – Pinocchio
Miglior Truccatore: Dalia COLLI, Mark COULIER (trucco prostetico) – Pinocchio
Miglior canzone originale: Che vita meravigliosa – DIODATO Musica e Testi di: Antonio DIODATO – La dea fortuna
Miglior Documentario: Agostino FERRENTE – Selfie
Miglior regia: Marco BELLOCCHIO – Il Traditore
Miglior produttore: GRØENLANDIA, RAI CINEMA, GAPBUSTERS, ROMAN CITIZEN – Il Primo Re
Miglior montatore: Francesca CALVELLI – Il Traditore
Migliori effetti visivi: Theo DEMERIS, Rodolfo MIGLIARI – Pinocchio
Nasce a Milano qualche anno fa. Usa la scrittura come antidoto alla sua misantropia, con risultati alterni. Ama l’onestà intellettuale sopra ogni altra cosa, anche se non sempre riesce a praticarla.