Sono ormai dieci anni che il teatro italiano contemporaneo è apprezzato oltreoceano. Merito soprattutto di un’iniziativa come In Scena! Italian Theater Festival NY che dal 2013 porta negli Stati Uniti d’America le drammaturgie di autori nostrani, introducendo produzioni che hanno già girato in Italia, letture di testi italiani in traduzione, incontri e scambi tra artisti italiani e internazionali. Dopo l’edizione dello scorso maggio, nella quale il festival ha fatto tappa a Detroit, San Diego e Los Angeles, dal 27 ottobre al 5 novembre 2023 è in programma un’edizione speciale della rassegna che toccherà la West Coast (San Diego e Santa Rosa, in California) e il Canada (Calgary e Lethbridge). L’iniziativa, promossa da Kairos Italy Theater in collaborazione con KIT Italia e Casa Italiana Zerilli-Marimò at NYU con il supporto del Ministero per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale, è declinata in una serie di spettacoli, in italiano con l’ausilio dei sopratitoli in inglese, appositamente prodotti dal Festival. A ciascuna esibizione seguirà poi un un momento di scambio fra gli artisti e la comunità ospitante, per arricchire ulteriormente la valenza socioculturale di un evento che va oltre il teatro, considerando la presenza ormai ben radicata di associazioni e comunità italiane, italo-americane e italocanadesi attive nel territorio del Nord America.

Gli spettacoli in programma sono tre: La mia idea, di e con Ernesto Orrico, con la musica dal vivo di Massimo Garritano, è ispirato dal memoriale di Joe Zangara, ed è un racconto in prima persona di un piccolo emigrante calabrese che, attentando alla vita del presidente degli Stati Uniti Franklyn Delano Roosevelt, avrebbe potuto modificare il corso della storia. Il suo “delitto contro lo Stato” viene punito con un “delitto di Stato”: il 20 marzo del 1933, a Raiford in Florida, a 33 anni, Joe Zangara viene fulminato sulla sedia elettrica. Il monologo, che andrà in scena a San Diego, Santa Rosa e Calgary, è accompagnato dal bouzuchi e dal dobro di Massimo Garritano, strumenti rispettivamente tipicamente mediterraneo e tipicamente americano.

A San Diego e Santa Rosa sarà invece rappresentato Le funambole, scritto e diretto da Rosario Sparno, che lo interpreta insieme ad Antonella Romano. Lo spettacolo, progetto di Bottega Bombardini – Produzione Associazione Casa del Contemporaneo – Centro di produzione teatrale, è un cunto siciliano. Un linguaggio leggero e insieme profondo, un atto di fede nella forza delle storie e nella loro capacità di prendere allo stomaco e raccontare il mondo. Nel teatro di Bottega Bombardini la ricerca stilistica si concilia con la narrazione: un teatro “popolare” che parla all’umanità contemporanea usando le armi dell’ironia della metafora e della poesia.

Infine, a Santa Rosa, Calgary e Lethbridge debutterà Manca solo Mozart, testo e regia di Antonio Grosso, con Marco Simeoli, per la scenografia di Alessandro Chiti e i costumi di Marco Maria Della Vecchia, una produzione Viola Produzioni. Lo spettacolo è la storia di coloro che hanno dato vita a “Musica Simeoli”, il negozio di famiglia ancora aperto e fulcro delle attività musicali di Napoli fin dagli anni ’20. Spettacolo tratto da una storia vera, che ripercorre la storia di 100 anni del nostro Bel Paese. Dalla Bella Époque agli anni bui della Seconda Guerra Mondiale fino al boom economico degli anni Sessanta e a quelli della speculazione edilizia, del colera, della camorra fino alla grande illusione degli anni Ottanta con Maradona, Troisi e Pino
Daniele.

A pochi giorni dalla partenza per la tournée abbiamo contattato Ernesto Orrico: “Per me e Massimo Garritano” – dice l’attore cosentino – “è stata davvero una piacevole sorpresa essere richiamati dal festival InScena per questa occasione autunnale, un modo per tornare su uno spettacolo che ci ha dato già tante soddisfazioni. Raccontare la vicenda tragica dell’emigrato Joe Zangara fa parte di un più ampio progetto attraverso cui provare a mettere insieme alcuni pezzi della gigantesca storia dell’emigrazione italiana di fine Ottocento e di gran parte del Novecento, storie che tanto somigliano a quelle delle migrazioni che caratterizzano la nostra contemporaneità. Lo facciamo ” – ha concluso Orrico – “ attraverso una proposta semplice e diretta, alimentata da sperimentazioni linguistiche e sonore, cercando un dialogo sincero con i diversi pubblici che incontriamo, per giocare sempre con la ‘messa in vita’ che è fondamento dell’arte teatrale“.

Al termine del tour, In Scena! annuncerà le prime compagnie inserite nel programma del Festival 2024, che si terrà come sempre nelle prime settimane di Maggio in tutti i cinque distretti di New York e in alcune altre città del Nord America. Nel frattempo, In Scena! continua ad accettare proposte per il Premio Mario Fratti 2024, assegnato annualmente ad un testo italiano mai messo in scena. Per tutti i dettagli e per il calendario degli spettacoli, consultare il sito inscenany.com.

 

Di Luigi Caputo

Idealista e visionario, forse un pazzo, forse un poeta, ama l'arte come la vita, con disincanto, sogno e poesia...

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