Sono iniziate le riprese per il nuovo film di Gianni Zanasi che vedrà ancora insieme, dopo “Non pensarci”, del 2007, la coppia composta da Valerio Mastandrea e Giuseppe Battiston, vista recentemente al cinema in “La sedia della felicità” di Carlo Mazzacurati e prima ancora ne “Il comandante e la cicogna” di Silvio Soldini. Tema centrale della storia, la difesa del lavoro: vedremo in azione due adolescenti che alla morte dei genitori, ereditano una parte considerevole delle azioni di un importante gruppo finanziario, la cui sede è in una piccola cittadina del nord est. I due, in antagonismo con il consiglio di amministrazione dell’azienda, composto da vecchi signori in loden, decidono di impedire il trasferimento all’estero dell’azienda lottando così per salvare il posto di lavoro dei dipendenti loro concittadini. Una storia di stretta attualità, quindi, con la quale gli sceneggiatori (oltre allo stesso Zanasi, anche Michele Pellegrini e Lorenzo Favella) intendono portare l’attenzione dello spettatore su una tematica molto seria, con il filtro scenico della commedia. Un po’ gli stessi ingredienti di “Non pensarci”, film del 2007, poi diventata anche una serie televisiva per Sky, in cui Mastandrea e Battiston, fratelli, si trovavano ad affrontare crisi esistenziali e lavorative con una dose di ironia e un pizzico di surrealismo.
Da seguire la prova di Mastandrea e Battiston, che sapranno senz’altro offrire del loro meglio per una storia leggera ma non lontana da spunti di riflessione, e che finora sono sempre stati puntuali all’appuntamento con un film. Se Battiston alterna sapientemente cinema e teatro, sono da segnalare, tra le altre, le belle prove di Mastandrea ne “Gli equilibristi”, di Ivano De Matteo, del 2012, e “Viva la libertà”, film di Roberto Andò del 2013 con Toni Servillo, con le quali l’attore romano ha conquistato, in entrambi i casi, il David di Donatello. Insieme a loro, un cast interessante, composto da Hadas Yaron, già interprete di “La sposa promessa” di Rama Burshtein, Paolo Briguglia, già visto in “I cento passi” e “Basilicata coast to coast”, e poi Teco Celio, francese, uno dei caratteristi più presenti nel cinema italiano di oggi, segnalatosi già per prove interessanti sia in commedie da botteghino (da “Benvenuti al Sud” a “Tutto tutto, niente niente”) e titoli più sperimentali (“L’ultimo terrestre” di Gianni Pacinotti).
“La felicità è un sistema complesso”, con il contributo del MiBACT e il sostegno di Trentino Film Commission, è prodotto da Rita Rognoni e Beppe Caschetto per Pupkin Production e IBC Movie con Rai Cinema. Le riprese si svolgeranno per tutta l’estate tra Roma, Pistoia, Trento e Riva del Garda. Uscita prevista per il film, tra settembre e ottobre.
