Le note hanno la capacità di poter arrivare dovunque, superando barriere create spesso dalla storia minima degli stessi uomini. Un potere unico che fa della musica un elemento di incredibile catarsi, e che si manifesta in eventi e situazioni che lo amplificano, generando lampi di emozione che fanno bene al mondo. Suonare di fronte alla maestosità di un ghiacciaio, così come nella quiete austera di un monastero, o in contesti nei quali si respira una storia di luoghi ancestrale e millenaria, significa regalare a chi ti ascolta una magia quasi impossibile da descrivere e riproporre. Ecco perché il concerto di Ludovico Einaudi presso l’Anfiteatro dei Ruderi a Cirella di Diamante (CS) di sabato 6 agosto, una produzione frutto della collaborazione tra Archimedia e Ponderosa Music & Arts, acquista una valenza che va ben al di là del semplice live. Einaudi, compositore e pianista conosciuto e apprezzato in tutto il mondo, in una carriera ormai quasi trentennale ha saputo creare uno stile originale e unico, coniugando l’anima classica con gli stimoli derivanti dalle contaminazioni di generi più vicine alla contemporaneità. Non solo. La sua è una carriera costellata da una continua ricerca, che lo porta ad esplorare nuovi mondi comunicativi anche attraverso le esibizioni dal vivo, che negli anni lo hanno condotto in luoghi vivacemente anomali e, per questo, ricchi di suggestioni. Un percorso fatto di coerenza e impegno, che lo ha avvicinato a lodevoli iniziative, come l’esperienza già citata della performance avvenuta di fronte al ghiacciaio Wahlenbergbreen, alle Isole Svalbard (Norvegia), in sostegno della campagna di Greenpeace a difesa dell’Artico, su una piattaforma galleggiante alla deriva nel Mar Glaciale. Dal gelo norvegese al tepore del Tirreno cosentino, in uno scenario che sposa la poesia infinita del mare alle suggestioni derivanti dall’Anfiteatro dei Ruderi, che richiama alle origini di una società, quella magnogreca, che aveva nella musica e nelle arti in genere un elemento fondamentale di crescita culturale.
A Cirella Einaudi presenterà “Elements” (Decca-Universal), il suo ultimo lavoro discografico uscito lo scorso ottobre, una suite declinata in 15 tracce che vedono la collaborazione dell’ensemble d’archi olandese Amsterdam Sinfonietta, del musicista elettronico berlinese Robert Lippok, dei percussionisti dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, del percussionista brasiliano Mauro Refosco e del grande violinista sudafricano Daniel Hope. Un disco con il quale il pianista torinese indaga verso nuove frontiere, dai miti della creazione alla tavola periodica degli elementi, alle figure geometriche di Euclide, agli scritti di Kandinsky, alla natura. Un mix apparentemente slegato di componenti, che in realtà si ritrovano in un patchwork armonioso nel quale piano, archi, percussioni, chitarra ed elettronica convivono amabilmente.
Appuntamento da non perdere, dunque, sabato 6 agosto in una magica cornice, che, ne siamo sicuri, farà vibrare le note di un pianoforte oltre ogni barriera. I biglietti, ancora disponibili, possono essere acquistati qui.

Idealista e visionario, forse un pazzo, forse un poeta, ama l’arte come la vita, con disincanto, sogno e poesia…