Annunciate le nomintation ai premi Oscar 2019. Kumail Nanjian e Trace Ellis hanno illustrato i contendenti per le varie categorie durate la classica diretta televisiva. Sorprese e conferme in tutte le sezioni, dove il ricambio generazionale e l’apertura a nuovi linguaggi cinematografici sono riconoscibili.
A farla da padroni sono Roma, il film prodotto da Netflix del messicano Alfonso Cuaron e La Favorita del visionario regista greco Yorgos Lanthimos, Entrambi i titoli hanno collezionato ben dieci nomination. Per il miglior film si aggiungono altri titoli come il campione d’incassi Black Panther (primo film tratto da un fumetto candidato all’Oscar), Bohemian Rhapsody – sulla vita del frontman dei Queen Freddie Mercury – e Green Book, storia d’amicizia tra un musicista jazz e la sua guardia del corpo nell’America degli anni ’50.
Scelte eterogenne da parte dell’Academy: film di intrattenimento come A star is Born di Bradley Cooper, o biopic come Vice, pellicola che racconta la vita dell’ex vicepresidente Usa Dick Cheney. Desta meraviglia l’esclusione da questo gruppo di Clint Eastwood e il suo The Mule, il regista di Gran Torino torna sulle scene con un ruolo adatto alla sua età nell’ennesima interpretazione che lascerà il segno. Gradita sorpresa la nomination a Pawel Pawlikowski e il suo Cold War, una struggente storia d’amore e redenzione al termine del secondo conflitto mondiale. Ultimo film in corsa per la statuetta più ambita è Blackkklansman di Spike Lee, noir agrodolce sulla segregazione razziale con un ottimo Adam Driver.
La sfida per la miglior attrice si annuncia molto interessante. Glenn Close (recente vincitrice del Golden Globe per The Wife) se la vedrà con Olivia Colman in corsa per La favorita e tra le altre Lady Gaga per A star is Born e Melissa McCarthy per Can you tell ever forgive me? Ma la vera rivelazione è Yalitza Aparicio protagonista femminile di Roma. L’attrice si aggiunge all’elenco delle candidate all’Oscar per una performance non in lingua inglese (recita in spagnolo). In lizza come migliori attori ci sono professionisti cari al pubblico e qualche sorpresa come Rami Malek, il Freddie Mercury di Bohemian Rhapsody . L’attore che con la sua interpretazione ha emozionato le platee di tutto il mondo è in ottima compagnia: da Viggo Mortensen (straordinario immigrato italiano) a Christian Bale protagonista di Cheney. Willem Dafoe e Bradley Cooper in gara rispettivamente per Van Gogh e A star is Born non saranno certo da meno.
Questa sarà la novantunesima edizione del galà che si terrà a Los Angeles il prossimo 24 febbraio portando con sé l’usuale circo mediatico di tweet e pareri tra gli addetti ai lavori e i semplici estimatori della settima arte. Prendendo in esame tutte le candidature si nota come il setaccio del politicamente corretto sia molto forte nelle scelte dei film presi in considerazione, una conquista che non sempre va di pari passo con il vero spessore del prodotto finale. Se, fino a qualche anno fa la cinquina dei migliori film era costituita tutta da prodotti di valore assoluto e indiscutibile, negli ultimi anni la “manica larga” nelle candidature appare evidente. Il premio e lo spettacolo devono continuare e lo devono fare nel rispetto e nell’esaltazione di ogni diversità a prescindere dal valore reale.
Di seguito le nomination degli Oscar 2019 nelle principali categorie
Miglior film
A Star is Born
BlacKkKlansman
Black Panther
Bohemian Rhapsody
La favorita
Green Book
Roma
Vice
Miglior regia
Adam McKay, Vice
Alfonso Cuarón, Roma
Pawel Pawlikowski, Cold War
Spike Lee, BlacKkKlansman
Yorgos Lanthimos, La favorita
Miglior attore protagonista
Bradley Cooper, A Star Is Born
Christian Bale, Vice
Rami Malek, Bohemian Rhapsody
Viggo Mortensen, Green Book
Willem Dafoe, Sulla soglia dell’eternità
Miglior attrice protagonista
Glenn Close, The Wife
Lady Gaga, A Star Is Born
Melissa McCarthy, Can You Ever Forgive Me?
Olivia Colman, La favorita
Yalitza Aparicio, Roma
Miglior film straniero
Germania, Never Look Away
Giappone, Shoplifters
Libano, Capernaum
Messico, Roma
Polonia, Cold War
Nasce a Milano qualche anno fa. Usa la scrittura come antidoto alla sua misantropia, con risultati alterni. Ama l’onestà intellettuale sopra ogni altra cosa, anche se non sempre riesce a praticarla.