Un thriller ad alta tensione quello che vede Anthony Hopkins e Colin Farrell in una gara di premonizioni tra sensitivi.

NoteVerticali.it_Premonitions_AntonyHopkins_ColinFarrellQuando due agenti dell’FBI si trovano di fronte a una serie di omicidi inspiegabili, chiedono aiuto ad un ex collega in pensione, interpretato da Hopkins, che risolve i casi grazie a delle premonizioni. I suoi poteri lo porteranno sulle tracce del serial killer, che, a sorpresa, ha un dono simile al suo e che utilizza con un fine ben preciso.

A dirigere questo mix di azione e forte impatto emotivo c’è il giovane regista Alfonso Poyart (Solace, 2012).

Anthony Hopkins è sempre stato attratto da personaggi forti ed enigmatici nei film di cui è stato protagonista e John Clancy, il personaggio che interpreta in Premonitions, ne è l’esempio. Hopkins l’ha definito “un film ricco d’implicazioni su un’altra dimensione della vita”, un thriller a 360° che parte dalla caccia del serial killer, passando per il sentimentalismo più commuovente e arrivando al tema dell’eutanasia.

Il produttore Beau Flynn, che ha prodotto più di 30 film, aveva già lavorato nel 2008 con Anthony Hopkins nell’horror thriller Il Rito, che fu un blockbuster che incassò più di 100 milioni di dollari in tutto il mondo, decise quindi di proporre la sceneggiatura di Premonitions all’attore britannico.

Atmosfera cupa con ritmi incalzanti che vede al fianco di Anthony Hopkins e Colin Farrell anche Abbie Cornish e Jeffrey Dean Morgan in una miscela di bravura e professionalità ad alti livelli. Colin Farrell, ha infatti confessato a riguardo del collega Hopkins “potevo mandargli una mail anche alle tre di notte sdraiato così sul cuscino e lui subito rispondeva”.

L’eutanasia: chi la usa e chi ne abusa, verrebbe quasi da sintetizzare, considerate le sorti e le azioni dei due sensitivi lascia spazio a molti spunti di riflessione.