Una sfida, contro le mafie e per i diritti di tutti, nessuno escluso. Partendo dal cuore del paese, in quella Roma vilipesa e oltraggiata da chi ha cercato di calpestarne la dignità, ma non c’è riuscito. Perchè la maggioranza onesta c’è e vuole farsi sentire. Lo hanno dimostrato le manifestazioni spontanee di piazza, con le quali si è gridato “No!” al cancro che investe le istituzioni, con una classe politica che sembra sempre più in agonia, dove però diverse restano le eccellenze a cui dare credito. E’ questo il senso di iniziative come “Restart“, primo festival della creatività antimafia e dei diritti, organizzato dall’associazione antimafie daSud che da un decennio opera per contrastare le mafie, promuovendo la voglia di aggregazione che vuole sensibilizzare tutti gli uomini e le donne di buona volontà, con particolare attenzione alle nuove generazioni. Il festival è in programma a Roma dal 22 al 27 settembre. Saranno sei giorni con concerti, spettacoli teatrali, cinema, mostre, dibattiti, laboratori per le scuole, e con la prima conferenza powered by Twitter Italia, con l’obiettivo di mettere in rete competenze, idee e proposte in chiave antimafia.

“Il ricordo, la memoria, la celebrazione delle vittime sono fondamentali nella lotta alla criminalità organizzata e alla costruzione della coscienza sociale e civile di un Paese”, ha scritto Celeste Costantino, deputata Sel e vicina a daSud. “Lo sforzo però “ – ha aggiunto – “deve essere anche quello di far capire – soprattutto ai ragazzi – che l’antimafia è una pratica a disposizione di tutti e che non può avere come unico parametro lo “stato di pericolo”. Bisogna sempre essere impegnati nella tutela di chi rischia la vita, ma bisogna anche fare in modo che politica e società civile prendano in carico collettivamente e concretamente ciò che quei soggetti, in particolare i giornalisti, denunciano […] La velocità con cui le mafie si trasformano, ritornano indietro, fanno passi in avanti, si occultano, si rappresentano e si autocelebrano nel loro potere sta cogliendo di sorpresa o, comunque, rende poco efficace, praticamente chiunque. Quest’anno ci sono due anniversari i 20 anni diLibera e i 10 anni di daSud. Per motivi e impegni diversi sono legata ad entrambe le associazioni. Io spero che questi due appuntamenti servano per lanciare una nuova offensiva alle mafie. E che questa offensiva faccia arrivare dalla politica non un generico sostegno ma un contributo concreto e reale. Sarebbe bello che Restart potesse essere un primo momento di discussione. Senza bisogno di eroi, solo persone che hanno voglia di liberare le città da questi uomini schifosi che ci impestano la vita”.
Dal 22 al 24 le iniziative legate a Restart avranno luogo nelle scuole della periferia romana, da Ostia a Centocelle, a Rebibbia. Da segnalare poi anche “Mc Mafia”, la prima mostra su mafia, camorra e ‘ndrangheta nella storia del fumetto nelle sale del Museo di Roma in Trastevere, curata dal Museo del Fumetto di Cosenza (nella persona di Luca Scornaienchi) e da Cluster, con ben 90 opere originali e oltre quaranta autori, da Gipi a Biani, a Mannelli, a Makkox, a Staino, a Vincino e moltissimi altri ancora. Significativa anche la sezione speciale “Cose preziose”, con gli storici oggetti appartenuti a Pio La Torre, Pippo Fava, Giovanni Spampinato, Lollò Cartisano, Vincenzo Grasso, Giuseppe Tizian, Francesco Borrelli, Rocco Gatto, Giuseppe Valarioti, Totò Speranza, Gianluca Congiusta, Massimiliano Carbone.

A partire dal 25, la location cambia e diventa la Casa del Jazz, luogo più che simbolico, essendo uno dei beni confiscati alla criminalità e restituito alla collettività. Qui in programma iniziative di rilievo, tra cui il Premio Restart Antimafia: tra i premiati, il regista Matteo Garrone, l’attore Ninni Bruschetta, direttore del teatro stabile Vittorio Emanuele, gli sceneggiatori Stefano Bises e Monica Zapelli, e poi Giuseppe Lavorato, ex sindaco antimafia di Rosarno, Lella Palladino, presidente di “Casa Lorena, Casa di accoglienza per donne maltrattate” di Casal di Principe (CE), Loris Antonelli per Officina culturale Via Libera di Roma, e Francesco Rigitano per Associazione don Milani di Gioiosa Ionica (RC). Spazio anche agli spettacoli, con Live di Kento & the Voodoo Brothers, Paura, Kiave, Letizia Drums, Mama Marjas & Don Ciccio, e Dj Zaio. Interessante poi, sabato 26, la Maratona teatrale a cura di Rosario Mastrota e Ernesto Orrico, che vedrà avvicendarsi sul palco, accompagnati da Gianfranco De Franco e la Omissis Mini Orchestra, diversi artisti che offriranno performance sicuramente di forte impatto. “Restart è una festa di resistenza e – per chi come me in questi anni con daSud ha condiviso un percorso di studio, crescita e investimento intellettuale sui temi della lotta alle mafie – un momento per ritrovare compagni di strada, un’occasione per ascoltare, ancora una volta, voci e corpi che non hanno remore nel mettersi in gioco attraverso un’arte antichissima, che ha “nell’esserci qui e ora”, la sua stessa ragione di vita”, ci ha detto Ernesto Orrico. “Il teatro ” – ha aggiunto – “è questo alla fine, e pure all’inizio, la possibilità umana troppo umana della compresenza spazio-temporale di attori e spettatori, questo respiro comune che, da sempre, insiste nel suo essere efficace, provocando crisi o almeno provandoci di nuovo. Il teatro non ha avuto, in particolare negli ultimi anni, paura di raccontare le mafie e soprattutto le storie di chi le mafie le combatte, i teatranti, così diversi e a volte così soli, hanno – con forme e stili peculiari – preso la parola e, in piccole piazze piuttosto che in grandi teatri, non si sono sottratti dal loro compito: testimoniare, esserci. E ancora una volta la ripartenza è questa, raccontare nei modi che possiamo, con i corpi e le voci al centro della scena, per rinnovare questa umana specificità, per non nascondere nulla al mondo”.
Chiusura, domenica 26, con due appuntamenti: al mattino Restart Talk, conferenza a cui parteciperanno cinquanta personalità provenienti da mondi diversi per mettere in rete esperienze, idee, punti di vista e prospettive contro le mafie e per i diritti. Tra essi Alfondo Sabella, Assessore alla Legalità di Roma Capitale, Rosy Bindi, Presidente Commissione parlamentare antimafia, Franco Gabrielli, Prefetto di Roma, e Massimo Bray, Direttore generale Treccani e già ministro della Cultura. E la sera concerto con la partecipazione di Dario Brunori, Colapesce, Marina Rei, Peppe Voltarelli, Tete de Bois, Carmine Torchia, Roberta Cartisano e gli ScemiFreddi.
Idealista e visionario, ama l’arte come la vita, con disincanto, sogno e poesia…