Seconda puntata con esordio stile talent. Kutso contro Kaligola, Enrico Nigiotti vs Chanty: in entrambi i casi il match finisce uno a zero. Delusi gli eliminati, contenti i semifinalisti.Pazienza, sono le regole del gioco. E’ Sanremo, il festival della canzone italiana, la festa del costume. La seconda serata, come la prima, omaggia i colori con le sue protagoniste. Stasera, però, Arisa ed Emma si danno il cambio: la mora punta sul nero, la bionda sul rosso. Promossa la prima, rimandata a settembre la seconda che insiste con un stile un po’ troppo old. Trenta e lode con bacio accademico per il look della prima cantante in gara: Nina Zilli (foto) illumina il palco dell’Ariston con uno splendido abito colore oro. Il brano “Sola” è un escalation di emozioni: decisamente bello. Lo è anche quello di Marco Masini, “Che giorno è”, ma molto meno. Colpisce più lo stile che il brano nel caso di Anna Tatangelo. Lady Muchacha torna all’Ariston in una versione acqua e sapone (phard a parte) che rende giustizia alla sua bellezza mediterranea. Dal Lazio all’America, il passo è breve: soprattutto se sul palco arriva un italo americano doc come Joe Bastianich.
Gradito, graditissimo il ritorno a Sanremo di Raf (foto). Con un giacca superluccicante ed il suo “Come una favola”, però, il cantante di “Self control” lascia un po’ perplesso il pubblico a casa.
Sono le 22. All’Ariston arriva lui. È bello, bravo, sexy, riempie gli stadi e fa innamorare le donne di ogni età. Lui è Biagio Antonacci. Il teatro esplode. Biagio canta, balla, ammalia il pubblico. Anche senza calzini. Un dettaglio su cui Carlo Conti pone l’accento facendosi una domanda e dandosi al tempo stesso una risposta: “Non tutti se lo possono permettere. C’è chi può e chi non può”. Biagio può! E con l’omaggio a Pino Daniele, il cantante di Rozzano dimostra che il “può” vale anche per la musica.
Congedato il primo super ospite la gara riprende con il trio simbolo della musica italiana all’estero: Il Volo. Scontata la reazione del pubblico. “Grande amore” conquista il cuore classico e tradizionale dello spettatore italiano.
La moda, la bellezza, lo charme, l’eleganza e la raffinatezza si concentrano, subito dopo, sui pochi metri di palco in cui siede leggiadra come un angelo Charlize Theron. L’attrice non si sottrae alle domande (a volte un po’ ovvie) di Carlo Conti.
Da una bionda scelta per l’Oscar ad una mora scelta da Bova (Raoul): Rocio Munoz Morales torna in scena con un passo a due pensato per omaggiare Mango. Pochi minuti. Ed il palco è di nuovo in mano ad una bionda. Toscana con l’anima rock. Irene Grandi (foto) si rimette in gioco con “Un vento senza nome“. Gradevole (molto) il brano, stupenda la musica. Poi c’è la “Fragola” di questo festival. Si chiama Lorenzo ed ha vinto XFactor. A Sanremo l’ultimo “prodotto” da talent porta un pezzo (“Siamo uguali“) scritto insieme al coach Fedez. Il bel Fragola è visibilmente emozionato: più che comprensibile. Il giudizio sul brano lo rinviamo, invece, al secondo ascolto.
L’ora del relax scatta alle 23 con Angelo Pintus: il comico imita bene, fa ridere ma nulla di che. Del resto i comici a Sanremo sono come l’aglio nell’Amatriciana (libertà culinaria contestata persino allo chef più affascinante d’Italia, Carlo Cracco). The show must go on. Rocio torna sul palco avvolta in uno splendido abito bianco perla. Ci resta pochi secondi. Dopo il break pubblicitario, sul palco, c’è Emma. Qualcuno per riconoscerla si deve stropicciare gli occhi tanto è improbabile è il look. Pazienza, la cantante di Amami ha molto altro. Ha, ad esempio, la giusta ilarità per presentare gli outsider del sessantacinquesimo festival: Biggio&Mandelli alias I soliti Idioti. Singolare il brano stile Cochi e Renato, singolare l’outfit gendarmico della coppia.
E dalla musica un po’ improvvisata alla musica che ha fatto storia il passo è breve. Il personaggio “premiato” nella seconda serata è Pino Donaggio, autore della celebre canzone “Io che non vivo senza te”.
Il festival di Kekko continua. Anche il brano di Bianca Atzei (foto) “Il solo al mondo” porta la firma del frontman dei Modà. Che dire, Francesco Silvestre sforna brani a gogò. Macina, invece, chilometri su chilometri a bordo delle due ore, Vincenzo Nibali vincitore dell’ultimo tour de France.
Girocollo un po’ troppo stretto per Arisa con un outfit tricolor quando, alle 23.30, le tocca presentare Moreno e il suo “Oggi ti parlo così”. Con il coach di Amici si chiude la seconda parte della gara. Lo show prosegue con il siparietto Argentero-Amendola. Luca minaccia di buttarsi dalla galleria, Claudio gli presta il fianco dal proscenio. Tutto questo per presentare il film “Noi e la Giulia”, regia di Edoardo Leo, con loro nel cast. Quando, invece, i riflettori illuminato il volto, ormai superfamoso, di Conchita Wurst le lancette dell’orologio segnano le 00.00. L’artista presenta in anteprima il suo ultimo singolo, parla di sé ed incassa gli applausi dell’Ariston. Il pubblico gradisce anche l’ultimo (anzi no) ospite. Un campione. Umile, generoso e con il cuore nerazzurro: Xavier Zanetti. Prima della classifica c’è ancora tempo per ballare con Marlon Roudette.
Ci siamo. Pochi minuti prima dell’una c’è la classifica dei dieci cantanti in gara. A rischio sono Bianca Atzei, Biggio e Mandelli, Moreno e Anna Tatangelo. Nei primi sei, invece, Lorenzo Fragola, Raf, Irene Grandi, Marco Masini, Il Volo e Nina Zilli.