Si è chiusa la 75esima edizione del Festival del Cinema di Venezia con l’assegnazione del Leone d’oro a “Roma”. Il film di Alfonso Cuaron è la cronaca di una deriva famigliare ambientata nel famoso quartiere di Città del Messico. Un padre abbandona moglie e figli per una donna più giovane creando il panico, mentre la domestica Cleo rompe la relazione con il suo fidanzato durante la gravidanza. Rapsodia di dolore e rivoluzione sociale resa fiabesca dall’uso di un bianco e nero in grado di fissare la poesia dei luoghi e delle emozioni. Il film, prodotto dalla piattaforma Netflix, ha suscitato qualche polemica tra gli esercenti per la sua provenienza. La paura degli addetti ai lavori è che da qui a pochi anni queste major dello streaming possano far scomparire la fruizione del cinema relegandola a patrimonio per pochi. Leone d’argento alla regia a Jacques Audiard e il suo The Sisters Brothers, western sentimentale in chiave maschile. La favorita di Yorgos Lanthimos vince il gran premio della giuria e la coppa Volpi per la miglior interpretazione femminile (Olivia Coleman per la sua regina Anna). Coppa Volpi per la miglior interpretazione maschile a Willem Dafoe per il suo Vincent Van Gogh nel film “At eternity’s gate “ di Julian Schanbel . Come in Basquiat, quello di Schnabel è un film su un pittore, la sua solitudine e le sue turbe fissate su tela grazie all’enorme talento. Nessun riconoscimento per il cinema italiano. Luca Guadagnino con il remake di Suspiria, Roberto Minervini con la sua indagine di “Un mondo in fiamme “e Mario Martone e il suo “Capri Revolution” non sono riusciti a convincere a pieno la giuria. Premio alla sceneggiatura ai fratelli Cohen per “The Ballad of Buster Scrugges”, prodotto anch’esso da Netflix. Un western a episodi carico di umorismo e immagini di qualità. La kermesse archiviata lascia qualche polemica sullo stato del cinema sempre più di spessore nelle produzioni a basso costo e a quelle latitudini in grado di sperimentare una creatività che non sia volutamente piegata alle esigenze del mercato. Anche per questo fanno sorridere questi attacchi alle piattaforme di streaming che oltre a garantire una veicolazione più capillare del prodotto lasciano i creativi liberi di lavorare scoprendo, tal volta, nuovi utilizzi del mezzo.
Tutti i premi di Venezia 2018
Leone d’Oro – Roma di Alfonso Cuaron
Leone d’Argento – Gran Premio della Giuria: The Favourite di Yorgos Lanthimos
Leone d’Argento – Premio per la migliore regia: Jacques Audiard per The Sisters Brothers
Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile: William Dafoe per At eternity’s gate
Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile: Olivia Colman per The favourite
Premio per la migliore sceneggiatura: Joel ed Ethan Coen per La ballata di Buster Scruggs
Premio Speciale della Giuria: The nightingale di Jennifer Kent
Premio Marcello Mastroianni (giovane attore o attrice emergente): Baykali Ganambarr di The Nightingale
Miglior opera prima (scelta tra tutte le sezioni del Festival): The day I lost my shadow di Soudade Kaadan (Siria)
Sezione Orizzonti – Miglior Film: Manta Ray di Phuttiphong Aroonpheng (Thailandia)
Nasce a Milano qualche anno fa. Usa la scrittura come antidoto alla sua misantropia, con risultati alterni. Ama l’onestà intellettuale sopra ogni altra cosa, anche se non sempre riesce a praticarla.