
Dietro quella struttura fisica evidentemente fragile, sembrava inarrivabile, imperscrutabile, granitico, in una parola invincibile. Discepolo di De Gasperi e innamorato da sempre della politica, ne incarnò il fascino più torbido e nascosto, mantenendo sempre un aplomb e uno humour inarrivabili: “Entrando in Chiesa, De Gasperi parlava con Dio, io con il prete”, amava dire così, senza scomporsi, senza nascondersi.


Idealista e visionario, forse un pazzo, forse un poeta, ama l’arte come la vita, con disincanto, sogno e poesia…