L’ultimo capitolo che vedrà probabilmente 007 con le sembianze di Daniel Craig è il risultato di un frutto spremuto troppo. Caro Bond dove sei?

NoteVerticali.it_007_Spectre_8_LocandinaTutti in fila al freddo e al gelo pur di vedere al Day One l’attesissimo 007 – SPECTRE, capitolo conclusivo di una delle migliori saghe reboot del cinema. Fino al precedente atto – Skyfall – abbiamo seguito con passione le vicende della spia più famosa in celluloide, abbiamo scoperto i motivi del suo essere irraggiungibile, abbiamo sviluppato verso di lui un attaccamento, una passione. I più giovani hanno scoperto un mito mentre i più anziani hanno ritrovato un idolo.

Dopo lo scioccante Casino Royale, l’amletico Quantum of Solace e l’incredibile finale fantasmagorico di Skyfall, arriva SPECTRE. Che aggettivo usare? Scialbo? Insipido? Inutile?

La scelta ricade proprio su quest’ultima parola: inutile.

Procediamo con calma e analizziamo questo 24° film ufficiale di 007 in maniera ordinata.

Iniziamo con cast, manovalanze e addetti ai lavori.

Confermato il regista di Skyfall Sam Mendes, i principali attori si attestano su ottimi livelli recitativi. Ovviamente Daniel Craig calza a pennello nello smoking per la quarta volta di fila. Così come i vari Ralph Fiennes (il nuovo M), Ben Whishaw (Q) e Naomie Harris (miss Moneypenny) si calano alla perfezione nel mondo sottotraccia delle spie. Antagonista navigato di Bond sarà Christoph Waltz che solo nelle sequenze finali sarà riconoscibile come il più grande rivale di James, il perfido Blofeld.  Nota di merito anche per la star emergente del cinema francese Léa Seydoux nel ruolo della Bondgirl primadonna, che se nella prima parte del film suscita curiosità data la sua reticenza alle avances di Bond, nella seconda metà del film crolla inspiegabilmente fra le sue braccia. Tocca ora alle note dolenti del cast. Come già preannunciato nell’anteprima del film dal sottoscritto, seri dubbi riguardo agli attori erano rivolti a Monica Bellucci e a Dave “Batista” Bautista. Che dire? La prima appare su schermo per circa 3 minuti, biascicando qualche battuta e finisce inspiegabilmente sotto le lenzuola con Craig lo stesso giorno del funerale del marito, per poi sparire completamente dal film salvo il suo nome apparso nei titoli di coda. Al secondo “attore” misterioso della pellicola diamo la sufficienza solo perché pronuncia un’unica parola durante le sequenze e questo salva la sua interpretazione anche se come killer poco ci ha convinto. Avesse fatto almeno una Batistabomb su 007, il suo impiego nel cast sarebbe stato giustificato!

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Il mio nome è Bond… James Bond. Lo sarà ancora?

Una volta somatizzato il cast, ci accomodiamo in poltrona e subito la delusione ci attanaglia nuovamente. Uno dei punti di forza dei nuovi film incentrati su 007 è senza dubbio la colonna sonora. Coinvolgente, profonda, avviluppante. “Writing’s on the Wall” di Sam Smith è quanto di più anonimo si potesse scegliere, soprattutto dopo la perforata “Skyfall” di Adele. Il film parte quindi sottotono già dalle prime battute.

La serie creata da Ian Fleming era famosa soprattutto per le sue trame intricate, i numerosi colpi di scena e le approfondite analisi psicologiche dei personaggi, sia buoni sia cattivi. In SPECTRE manca tutto ciò. L’intreccio narrativo e quanto mai debole e prevedibile. Il cattivo di turno guida l’organizzazione SPECTRE e si addossa spontaneamente le colpe di tutte le sofferenze di James Bond. Fine. Pare una scelta un po’ forzata, poiché un unico cattivo (e non troppo importante) compare in tutti i film e i collegamenti fra i supercriminali precedenti e questa SPECTRE ci paiono insensati e indotti. Manca una storia intorno all’organizzazione stessa: è spiattellata in faccia allo spettatore e così come appare, vola via un secondo dopo soppiantata dalla necessità di combattere contro un singolo uomo, tale Blofeld. Senza parlare dei cliché e contro-cliché che si alternano ai prevedibilissimi doppi giochi che non stupiscono minimamente il pubblico.

Monica Bellucci incrocia James Bond: la sua presenza non ci ha convinto

I 350 milioni di dollari (fra produzione e pubblicità) spesi per questo film si giustificano con i continui cambi di location, le miriadi di auto distrutte e le esplosioni monumentali. Nulla che non si veda in un normalissimo action moderno. Dunque torna la domanda iniziale: che fine ha fatto James Bond? Il pubblico più esperto desiderava ancora quei plot sottili e difficilmente dipanabili in due minuti, quei gadget che hanno reso famoso Q, quelle donne bellissime che tenevano testa alla spia britannica prima di lasciarsi andare all’amore più sfrenato. Non c’è nulla di tutto questo. Sullo schermo si vedono solo donne imparagonabili al carisma di Ursula Andress, un semplice orologio esplosivo e scene collegate le une alle altre con della colla più che con un filo logico. Per di più la scelta del finale fa storcere il naso ai più e distrugge l’intera psicologia del moderno James Bond, rendendo le sue rinnovate avventure inutili e superflue.

Il nuovo anello della SPECTRE
Il nuovo anello della SPECTRE

In ultima analisi 007 – SPECTRE è un action movie più che discreto e nulla più. Non sarebbe da considerarsi un discendente della serie Bond ed è estraneo alla trilogia creata dal 2006 al 2012. Chiudere le avventure di Daniel Craig nei panni di 007 con Skyfall sarebbe stata la perfetta quadratura del cerchio e un ottimo modo per passare l’abito all’attore successivo (rumors parlano di Hugh Jackman) ma questo SPECTRE risulta essere uno scivolone per il povero Bond. Nella speranza di non assistere a un nuovo reboot della saga, confidiamo che il prossimo capitolo torni sui suoi passi e che faccia di 007 la spia che il mondo conosce. Perché nulla potrà demolire il dolce suono di quelle parole che tutti noi abbiamo pronunciato almeno una volta davanti allo specchio con due dita puntate a mo’ di pistola.

Il mio nome è Bond… James Bond.

 

007 – SPECTRE (U.K., U.S.A., 2015, Azione, 148′). Regia di Sam Mendes. Con Daniel Craig, Christoph Waltz, Léa Seydoux, Ralph Fiennes, Ben Whishaw, Naomie Harris, Dave Bautista, Monica Bellucci, Rory Kinnear, Andrew Scott, Jesper Christensen, Alessandro Cremona, Peppe Lanzetta, Stephanie Sigman, Judi Dench (cameo). Metro-Goldwyn-Mayer, Columbia Pictures, EON Productions, Danjaq LLC.