Stephen Frears porta sullo schermo la storia dell’ereditiera newyorchese con la passione per la lirica. Nel cast Hugh Grant. Musiche di Alexandre Desplat
Dopo il grande successo di The Queen (2006), Cherì (2009), Philomena (2013), Stephen Frears, vincitore del David di Donatello per il miglior film dell’Unione Europea nel 2014, torna con un nuovo indimenticabile e struggente biopic, “Florence”.
Qui troviamo l’ineccepibile e meravigliosa Meryl Streep nei panni della protagonista, resa già celebre da personaggi come l’accattivante Madelin Ashton (La morte ti fa bella, 1992), la lungimirante e combattiva senatrice Eleanor Shaw (The Manchurian Candidate, 2004), l’apprensiva Dr. Lisa Mezger (Prime, 2005), l’iconica Miranda Priestly (Il diavolo veste Prada, 2006), la scaltra Donna Sheridan (Mamma Mia!, 2008) e potremmo davvero andare avanti per pagine e pagine, senza poter arrivare ad esprimere la vera essenza di questa straordinaria ed unica attrice. Anche in questo caso la vediamo in un’ennesima prova attoriale senza pari. La sua capacità di rendere una vasta gamma di personaggi dalle più disparate caratteristiche, portandoli di volta in volta all’eccellenza, è anche qui vincente e non si smentisce mai.
Sprovveduta, adorante e amabile, come non l’abbiamo mai vista. Ci catapulta in un’intensa storia d’amore, ma di un genere probabilmente a noi sconosciuto ed al limite dell’utopia. La storia racconta la vita di Florence Foster Jenkins (interpretata appunto dalla Streep), soprano statunitense che divenne famosa per la sua totale mancanza di doti canore. Florence è una facoltosa donna dell’alta società americana, grandissima amante della musica, per cui ha una devozione assoluta. E’ sposata con St. Clair Bayfield (Hugh Grant) e nonostante di mezzo ci sia una terza donna, Kathleen (Rebecca Ferguson), capiremo quanto questo matrimonio sia ugualmente felice e probabilmente invidiabile.
Grande mecenate e coinvolta a livello capillare nel panorama musicale di Filadelfia, fonda il Verdi Club e con il marito si esibisce all’interno del teatro. Dopo una pausa di anni dalla scena a causa della sua salute cagionevole, decide di riprendere ad esibirsi. Cerca un pianista e troverà il giovane e discreto Cosmé McMoon (Simon Helberg), ricominciando così le lezioni di canto. Da qui prendono vita bizzarri e divertenti episodi.
Come già detto, Florence è una terribile cantante ma comunque riesce a conquistare tutti per la sua grande dedizione e la sua purezza d’animo. Il primo concerto, fatto appunto al Verdi Club, ha un grandissimo successo, grazie anche al marito che seleziona attentamente il pubblico che può accedere alla sala. Ma la nostra protagonista, inconsapevole dell’ingegnosa messa in scena, non è ancora soddisfatta, e decide così di esibirsi al Carnegie Hall.
Personaggio controverso, la Jenkins ha vissuto una giovinezza limitante a causa di una famiglia ed in particolare un padre estremamente oppressivi. Scappata di casa, perché le fu categoricamente proibito di dedicarsi al canto come avrebbe voluto, trova un piccolo appartamento in cui vivere e si mantiene dando lezioni di piano. Incontra il suo primo marito, ma il matrimonio si rivelerà infelice e fallimentare, e dal compagno contrae anche la sifilide. Dopo tutte le tremende vicissitudini, alla morte del padre, ereditando tutta la sua fortuna, Florence trova la sua dimensione grazie anche a St. Clair Bayfield, il suo secondo ed amorevole marito che la sostiene in ogni sua scelta. Da qui, può finalmente realizzare i sui sogni dedicandosi al canto. Il dolore per una vita condannata dalla malattia ed un passato tanto turbolento, non le impediranno di mantenere quell’indole speranzosa e fiduciosa, quello sguardo romantico e a tratti infantile. La totale inconsapevolezza della mancanza di doti canore la rende sì un personaggio buffo ma che non sfocia mai nel ridicolo: piuttosto, questa condizione in cui si trova rafforza la visione trascendentale del concetto d’amore che la caratterizza, nel suo senso più ampio ed alto.
Il resto del cast è notevole: troviamo nomi come Nina Arianda nei panni della bella e apparentemente superficiale soubrette Agnes Stark, sposata con il facoltoso frequentatore del Verdi Club Phineas Stark ovvero Stanley Townsend. E ancora, David Haig, che interpreta Carlo Edwards, direttore d’orchestra nonché avido insegnante di canto di Florence, e John Kavanag, che è Arturo Toscanini, celebre direttore d’orchestra e grande amico della protagonista.
La colonna sonora comprende le musiche originali composte da Alexandre Desplat (American Pastoral, Pets, The Monuments Men) e quelle interpretate dalla protagonista Meryl Streep e da Aida Garifullina. Segni di nota anche i costumi, in alcuni casi estremamente eccentrici, ma perfettamente azzeccati, anche qui senza sfociare mai nel ridicolo. Anche fotografia e montaggio all’altezza di questa grande produzione.
Concludendo questo excursus nel magico mondo di Florence, è interessante osservare come siano state trattate in maniera per niente pesante e sconsolante tematiche, che per antonomasia dovrebbero essere considerate negative, come la morte, la malattia, il tradimento, la mancanza di connessione con la realtà. Questo perché ogni singolo elemento è inserito in un contesto di amore assoluto e indiscriminato.
FLORENCE – Il trailer
FLORENCE (Usa, 2016, Biografico/Commedia/Drammatico). Regia di Stephen Frears, Con Meryl Streep, Hugh Grant, Simon Helberg, Rebecca Ferguson, Nina Arianda. Produzione BBC Films, Qwerty Films, Pathé.
Distribuzione (Italia) Lucky Red. In sala dal 22 dicembre 2016.