A Milano una mostra e uno spettacolo per omaggiare il grande attore scomparso vent’anni fa

NoteVerticali.it_Gino_Bramieri_1In un pomeriggio milanese come tanti, mentre passeggi per le vie di Brera al numero 116 di via Garibaldi, noti un portoncino semiaperto dove all’ingresso ti accoglie una locandina, di rosso stampata, che invita i passanti ad entrare liberamente. Cosciente che da li a breve sarò coinvolta in un esperienza che farà riaffiorare in me ricordi di una fanciullezza ormai andata, con stupore e malinconia, mi accingo ad entrare.

Sull’uscio, al primo piano della biblioteca Umanitaria, un drappo color vinaccia m’indica il percorso da seguire. Dietro l’angolo, in fondo al corridoio, la mia attenzione viene immediatamente catturata da una sagoma cartonata di colui a cui è dedicata questa mostra.

Gino Bramieri.

NoteVerticali.it_Gino_Bramieri_P_20160430_143007_LLAttore teatrale, cinematografico, comico e cantante, uno dei  personaggi che hanno fatto la storia dell’avanspettacolo, della televisione italiana e non solo. Giro in punta di piedi, in silenzio, curiosando tra teche di vetro e fotografie, tra premi e magliette della sua amata Inter. La mia voglia di conoscere sceglie come compagnia il piacevole brusio di fondo dato da coloro che come me hanno avuto voglia di scoprire o ricordare Gino Bramieri. La locandina della sit-com Nonno Felice mi strappa un sorriso ed un senso di leggerezza m’invade.

Mi soffermo a guardare uno scatto fotografico di lui in compagnia di Totò e penso che Bramieri, anche dopo la morte, sia uno di quei personaggi che ti accompagneranno per tutta la vita, e che dimenticarlo sarebbe come oscurare il ricordo di un parente a cui si è voluto molto bene. E’ entrato nelle case di tutti noi in punta di piedi e così se né andato. Sono passati vent’anni da quando, a soli 68, ci ha lasciato con un vuoto artistico difficile da colmare.

NoteVerticali.it_Gino_Bramieri_P_20160430_142225_LLGrazie a Lucia Bramieri, nuora dell’attore, potremo visitare la mostra sino al 29 maggio. L’ultima volta che Gino Bramieri ha calcato la scena, è stato al Teatro Manzoni di Milano e proprio lunedì 2 maggio colleghi ed amici gli hanno dedicato uno spettacolo-tributo. Tra filmati ed aneddoti, applausi e risate la serata è volata via. Si è giunti velocemente alla fine, tutti insieme abbiamo cantato la canzone che nel 1968 ha portato a Sanremo – Lui andava a cavallo – dedicandogli un lungo e doveroso applauso.

Alle 23.30, in una Milano deserta, rincorrendo il tram che da lì a breve mi avrebbe accompagnata a casa, immersa nei miei pensieri, mi sono ritrovata a fischiettare quella canzone:

Aveva classe, era una persona semplice, amava il proprio lavoro e queste sono doti molto rare oggi, sì, se n’é andato troppo presto”.

Distratta dalle luci della città, ho pensato ad un filmato visto poco prima in cui raccontava una barzelletta e ho riso. Ho riso da sola, come una bambina felice nel rincorrere le farfalle, in un prato fiorito, in un giorno di sole. Il conducente mi ha guardato stranito ma lui non saprà mai che Gino c’era riuscito di nuovo a farmi ridere.

Lo farà ancora ed ancora per tutte le volte che vorrò ricordarmi di lui e della sua passione per la vita e per il suo lavoro.

Ciao Gino.

NoteVerticali.it_Gino_Bramieri_2

Misses Diaphane
Author: Misses Diaphane

Lavora con le immagini e le parole, si nutre di musica e di sapere, condivide le sue passioni ed il loro valore.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: