Essere padre non è poi così difficile come ci si aspetta. Gli sdraiati, il nuovo film di Francesca Archibugi, prova a tracciare uno spaccato della guerra perenne con cui un uomo deve cimentarsi nel provare a capire il figlio. Liberamente ispirato dall’omonimo libro di Michele Serra, il film narra la vicenda di un giornalista televisivo affermato e del suo rapporto incompreso e incomprensibile con il figlio Tito. Giorgio Selva (Claudio Bisio) vorrebbe far parte della vita del ragazzo che invece lo respinge evitando accuratamente di seguire tutte le regole che il padre ha pensato per lui. Tra il liceo, le serate con gli amici e i primi amori, l’adolescente prova a costruirsi una vita propria.

Se si osserva il film come uno spaccato generazionale di ultracinquantenni desiderosi di essere amici dei figli, sorgono spontanee due domande. La prima è: per quale ragione un genitore deve smettere il suo ruolo diventando amico del proprio ragazzo? La moda del padre chiamato per nome e a cui dare del tu è fortunatamente tramontata al giro del secolo, resiste solo in alcune situazioni a cui il film fa riferimento. Storie di una prole ricca, iscritti a una scuola prestigiosa e con il credito illimitato sui bancomat dei genitori. Perché i ragazzi che ci fa vedere il filmi sono decisamente insopportabili: poco educati, di scarso umorismo e assolutamente incapaci di argomentare ogni scelta.

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Pensare che ogni individuo sotto i vent’anni sia così dall’alba dei tempi è sbagliato. Ostinarsi ad assolvere un figlio discutibile è non voler ammettere il proprio fallimento come genitore? Il personaggio di Bisio sembra essere un povero e onesto papà dalla comprensione inesauribile, sicuramente goffo ma non autoritario. Se il libro di Serra era una lettera senza contradditorio che parlava dell’esperienza di un singolo, l’adattamento sul grande schermo è molto di più. Francesco Piccolo e la regista Archibugi hanno messo insieme una storia dove poter inserire la “confessione” del romanzo, lo hanno fatto egregiamente mostrando un uomo solo e quasi vecchio, incapace di alcun rapporto umano, che cerca nella compagnia del figlio e degli amici adolescenti quella porzione di calore che né il suo lavoro né la sua vita sentimentale riescono a garantirgli. Un film senza lode e senza infamia; confezionato in maniera egregia e con un cameo straordinario di Cochi Ponzoni nel ruolo del nonno.

GLI SDRAIATI (Italia 2017, Commedia, 103′). Regia di Francesca Archibugi, con Claudio Bisio, Gaddo Bacchini, Cochi Ponzoni, Antonia Truppo, Gigio Alberti. Lucky Red. In sala dal 23 novembre 2017.

Di Paolo Quaglia

Nasce a Milano qualche anno fa. Usa la scrittura come antidoto alla sua misantropia, con risultati alterni. Ama l’onestà intellettuale sopra ogni altra cosa, anche se non sempre riesce a praticarla.