Il film tedesco, candidato agli Oscar e diretto dall’italiano Giulio Ricciarelli, cerca di far luce su uno dei periodi più oscuri del Novecento.

NoteVerticali.it_Il_labirinto_del_silenzio_1Germania Ovest, 1958. Il giovane procuratore Johann Radmann è intenzionato a trovare la verità sui crimini commessi da importanti personaggi pubblici che durante la Seconda Guerra Mondiale hanno collaborato col regime nazista. Ben presto si scontrerà con le resistenze del potere e capirà che la trama di delitti e responsabilità è ancora più complessa di quello che crede e che potrebbe coinvolgere anche la sua famiglia.

Un solido film da Oscar, verrebbe da dire. Tratto da una storia vera, ambientazione post-bellica con forti collegamenti con il Nazismo e la Seconda Guerra Mondiale, temi che da sempre hanno un forte impatto sui giurati dell’Academy. Alla regia c’è l’esordiente Giulio Ricciarelli, milanese trapiantato in Germania. La vicenda narrata sembra interessante, trattata con un punto di vista originale, ricostruzione storica e interpretazioni buone… Sulla carta non è tra i favoriti all’Oscar, ma avendo ricevuto la nomination come miglior film straniero, potrebbe sorprendere.

La pellicola è in uscita nei cinema italiani il 14 Gennaio 2016

IL LABIRINTO DEL SILENZIO – Il trailer

 

 

IL LABIRINTO DEL SILENZIO – Labyrinth of lies (Germania 2014, Drammatico, 124′). Regia di Giulio Ricciarelli. Con Alexander Fehling, Andrè Szymanski, Friederike Becht, Johannes Krisch, Hansi Jochmann. «continua Johann von Bülow, Robert Hunger-Bühler, Lukas Miko, Gert Voss. Good Films. In sala dal 14 Gennaio 2016.

 

In questo articolo si parla di: #Alexander Fehling, #Andrè Szymanski, #cinema, #film, #Friederike Becht, #Germania, #Gert Voss, #Giulio Ricciarelli, #Good Films, #Hansi Jochmann. «continua Johann von Bülow, #Johannes Krisch, #Lukas Miko, #Oscar 2016, #Robert Hunger-Bühler