L’attore romano torna al cinema in un film diretto da Gianni Zanasi. Nel cast anche Giuseppe Battiston e Teco Celio.Otto anni dopo il “fenomeno” Non pensarci (diventato poi anche una serie tv), Gianni Zanasi torna dietro la macchina da presa per seguire le gesta di Enrico Giusti, insolito “tagliatore di teste” che avvicina dirigenti incompetenti e irresponsabili: li frequenta, ci diventa amico, e li convince ad abbandonare la nave prima che le aziende falliscano, evitando così il licenziamento di numerose persone. Sarà il prossimo caso, però, insieme all’incontro/scontro con la fidanzata israeliana del fratello minore, a minare progressivamente le sue certezze.
In guerra permanente, l’Enrico di Valerio Mastandrea conosce bene la sua posizione e la giustifica. Almeno fino a quando un incidente, un trasalimento del destino, non capovolge letteralmente l’inquadratura e radicalmente la sua vita. La fuga e il cambiamento per troppo tempo hanno coinciso nella vita del protagonista, che di fronte alla purezza della gioventù, ancora non contaminata dal cieco profitto del capitale in cerca di delocalizzazione, inizierà a porsi le domande giuste. La variabile è incarnata da una giovane donna e due ragazzini che dimostreranno, ciascuno a suo modo, che non è sufficiente assumere su di sé il peso dell’eredità per farla davvero propria ma è sempre necessario, contro di essa, un gesto eccentrico, perché il conflitto fra le generazioni è sano se produce differenza.
A chi si lamenta della ripetitività di un cinema italiano standardizzato e formulaico, Gianni Zanasi risponde con La felicità è un sistema complesso. E complesso è il lavoro che svolge il protagonista del film. Zanasi torna a puntare su Mastandrea per portare avanti la sua idea di cinema scanzonato-riflessivo, fluttuante-musicale: “Da regista sogno una platea che si alza e si mette a ballare tutta insieme mentre continua a guardare il film”.
Presentato al Torino Film Festival, quello costruito da Zanasi,è un film che narra la storia tra padre e figli (distanti e presenti), tra fratelli e amanti, tra amici e colleghi, tra etica e profitto. Una commedia divertente, perché Mastandrea suscita sorrisi a non finire, ma al tempo stesso amara, nel rappresentare una realtà imprenditoriale assai credibile e veritiera sul piano nazionale. Un film in cui Zanasi, troppo a lungo rimasto fermo dopo il boom di Non pensarci, dimostra ancora una volta di avere grandi qualità registiche
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LA FELICITA’ E’ UN SISTEMA COMPLESSO (Italia 2015, Commedia, 117′). Regia di Gianni Zanasi. Con . Bim Distribuzione.