La nuova commedia dell’attore e regista partenopeo non convince, tra una sceneggiatura sfilacciata, qualche gag e tanti (troppi) buoni sentimenti
In coda ai tradizionali cinepanettoni natalizi, alla vigilia di Capodanno arriva in sala anche Mister Felicità, la nuova commedia del comico napoletano Alessandro Siani, che in questo caso firma anche regia e sceneggiatura (con Fabio Bonifacci).
Il film parte bene: Siani è perfetto nella parte di Martino, un giovane spiantato, disilluso, incarnazione di quella mitologica indolenza partenopea. Disoccupato e senza una gran voglia di reagire, è emigrato in Svizzera dalla sorella Caterina (interpretata da Cristiana dell’Anna). Più che emigrato, passa le giornate sul divano e vive a ricasco della povera sorella, impiegata come donna delle pulizie presso il Dottor Gioia. Ed ecco anche Diego Abatantuono, impeccabile nella parte di questo mental-coach di successo: mistificatore dall’eloquio formidabile, che ha costruito la sua fortuna sul pensiero positivo, rilanciando star e manager in crisi.
Quando Caterina è vittima di un incidente stradale, Martino è costretto a svegliarsi dal torpore: servono 20.000 euro perché possa tornare a camminare normalmente. Dapprima Martino pensa di rivolgersi al Dottor Gioia: il quale, ovviamente, non risolve il problema, ma gli consegna scopa e spazzolone. Complice l’assenza del Dottore, in viaggio a Dubai, Martino ignora tranquillamente le faccende di casa e continua a passare il suo tempo adagiato in poltrona. Almeno, finché arriva l’illuminazione: sostituirsi a Gioia nella parte di Mister Felicità, incassando pure le sue laute parcelle.
Quello che Mister Felicità non aveva previsto era l’incontro con Arinna Grof (Elena Cucci), bellissima pattinatrice di fama internazionale. Dopo una rovinosa caduta in mondovisione, non vuole più saperne di pattini e piste di ghiaccio. La farsa di Mister Felicità dura poco: Martino infatti non ha proprio il piglio del motivatore. Paradossalmente, i due ragazzi si troveranno nel loro assoluto disincanto, nell’incapacità di reagire e rialzarsi.
Da qui, purtroppo, la storia inizia drasticamente a perdersi: qualche siparietto da commedia degli equivoci innestato sull’inevitabile risvolto romantico, con Martino e Arianna che si amano tantissimo; l’inevitabile scoperta che in realtà il Dottor Gioia è il padre della ragazza. Peccato soprattutto per Carla Signoris, talento comico eccezionale, sotto-impiegata nel ruolo dell’acidissima madre di Arianna. Mai come ora, ci mancano i tempi d’oro dei Bronkoviz, quando Carla Signoris e Maurizio Crozza, con Marcello Cesena, Ugo Dighero e Mauro Pirovano ci regalavano momenti indimenticabili e surreali in trasmissioni storiche come Avanzi, Tunnel e Hollywood Party.

Siamo onesti: forse Siani avrebbe potuto affidarsi a un regista e soprattutto uno sceneggiatore professionista, capace di tenere meglio le fila di un film che strappa pochi sorrisi e qualche sbadiglio. Così, purtroppo, il risultato non convince neanche nei termini di un’onesto cinema d’evasione. Apprezzabili comunque l’esasperazione caricaturale di alcuni personaggi, in particolare il camionista maniaco e il boss camorrista, interprete della capacità tutta napoletana di alludere senza affermare. Soprattutto, non possiamo che apprezzare il messaggio positivo di Mister Felicità: ovvero, non è necessario essere felici sempre e comunque. Qualche volta, accettare anche la malinconia è il modo più autentico per cominciare a rialzarsi. E per un film capolavoro, sarà per la prossima volta.
MISTER FELICITA’ – Trailer
MISTER FELICITA’ (Italia 2016, Commedia). Regia di Alessandro Siani. Con Alessandro Siani, Diego Abatantuono, Carla Signoris, Cristiana dell’Anna, Elena Cucci. 01 Distribution. In sala dal 30 dicembre 2016.