In un momento in cui la commedia italiana è offuscata dalle produzioni televisive, fra l’altro non sempre di qualità, Edoardo Leo prova a risollevare le sorti di un genere da sempre amato dal pubblico, e lo fa con un film che accetta di mettersi in gioco su tutti i fronti: quello tematico in primis, parlando di mafia, di criminalità, di ingiustizie sociali, dei problemi “all’italiana” come il pregiudizio e il razzismo; ma anche nello stile, originale, d’impatto, ironico ma anche drammatico, addirittura “epico” in alcune scene.
Presentato in anteprima per la stampa il 16 febbraio, Noi e la Giulia è l’adattamento cinematografico del libro “Giulia 1300 e altri miracoli” di Fabio Bartolomei. La trama del film segue la vicenda di tre quarantenni che si trovano di fronte ai loro fallimenti. Diego (Luca Argentero) vende automobili, ma il lavoro non lo soddisfa, mentre il padre, gravemente malato, lo spinge a fare qualcosa di più per se stesso; Fausto (Edoardo Leo) è un venditore di orologi falsi sempre più oppresso dai debiti; Claudio (Stefano Fresi) si ritrova a dover chiudere il proprio negozio di alimentari dopo un secolo di attività, e con un matrimonio in crisi. I tre si conoscono casualmente durante l’incontro per l’acquisto di un casale in campagna, e lì scaturisce l’idea: acquistarlo in società e aprire un agriturismo. Ai quattro si unirà anche Sergio (Claudio Amendola), creditore di Fausto e capace di ristrutturare senza spese il casale. La vita dei quattro, però, si complica con l’arrivo di Vito (Carlo Buccirosso), un bizzarro camorrista a bordo di una Giulia 1300, la protagonista inanimata del film. È a questo punto che escono fuori i caratteri dei personaggi, fra cui spicca quello di Sergio, sognatore rivoluzionario che non cede al ricatto del pizzo. Ai cinque protagonisti si unirà Elisa (Anna Foglietta) una donna incinta che li aiuterà nella gestione dell’agriturismo. Ma la sfida alla criminalità organizzata è una strada in salita, e i personaggi dovranno affrontare, oltre alle proprie debolezze, anche quelle di un mondo che non sa tutelare i diritti altrui.
Diretto da Edoardo Leo, che lo ha scritto a quattro mani insieme a Marco Bonini, NOI E LA GIULIA è una commedia impegnata, un film curato in ogni particolare dal regista e interprete, giovane ma già premiato sia in Italia che a livello internazionale, che ha il coraggio di gridare la sofferenza dell’ingiustizia ma anche la volontà di combattere per i propri sogni. La scelta della colonna sonora procede proprio in questo senso: accanto a una selezione di musica classica, spiccano le composizioni originali di Gianluca Misiti, ma anche classici più recenti come Paradise di Phoebe Cates. Non è un caso che la musica sia una delle protagoniste del film, un simbolo della speranza, di quel piano B di cui parla Diego, un’occasione di rinascita personale, di rincorsa ai sogni, in una società sempre più “ossessionata dal posto fisso”, sui binari, priva di sogni.
Come autore, Edoardo Leo si è dimostrato maturo, originale, pronto a rischiare ma anche capace di maneggiare un genere – quello della commedia – per nulla facile; ha scelto, giustamente, di puntare sui personaggi, la vera anima di una commedia. A partire da Diego, interpretato da Luca Argentero, personaggio fragile, a volte ironico senza volerlo, timido, romantico. Ci sono poi Fausto, interpretato dallo stesso regista, un “coatto” legato alla vecchia destra conservatrice, razzista, ma pronto anche lui a cambiare, a mettersi in gioco, Claudio, reso da un ottimo Stefano Fresi, bonario e contro la violenza, spaventato dall’idea di mettersi contro la criminalità. Infine Sergio, un eccellente Claudio Amendola nelle vesti di un personaggio burbero, all’apparenza cinico, ma che in realtà nasconde ideali di sognatore comunista, fedele alla causa del Che, e da cui parte l’idea di lottare per la giustizia, per i propri diritti. Rilevante anche l’interpretazione di Anna Foglietta, che ha reso nel personaggio di Elisa l’ironia, ma anche il dramma di una donna giovane, sola e incinta, che crede ancora di poter fare del bene, ingenua e cordiale, che guarda con malinconica preoccupazione al futuro che attende lei e il figlio che porta in grembo. Carlo Buccirosso, poi, ci regala un personaggio, quello di Vito, unico nel suo genere: ridicolizzando il criminale alla caccia del pizzo, infatti, il film va a colpire la criminalità, ma salva anche l’individuo, l’uomo, portatore di sogni, di tensione al bene, di rinascita personale.
Un altro plauso che bisogna fare a Edoardo Leo è quello di aver saputo mutare le sembianze degli attori: attraverso la trasformazione fisica, i personaggi acquisiscono un carattere proprio, unico; non sono più attori, ma veri protagonisti di una storia, quella di Giulia. Sì, perché la Giulia 1300 è un altro personaggio, un altro protagonista della storia, simbolo anch’essa, forse, di quella malinconica speranza, di quella musica, del sogno di poter vincere, nonostante tutto; nonostante la battaglia dei protagonisti si risolverà in un “pareggio”, come preannuncia Diego all’inizio del film; ma pareggiare contro un gigante, contro la criminalità organizzata, è già un grande risultato.
Una commedia, Noi e la Giulia, che sa distinguersi dagli altri film, osando sia sul tema, impegnato, che nel puro stile registico, unico; uno stile che dona una identità forte a Edoardo Leo, grazie anche all’ottima prova degli attori, e al soggetto nato dal libro di Fabio Bartolomei. Il film, distribuito da Warner Bros. e co-prodotto con Fulvio e Federica Lucisano (Italian International Film) esce nelle sale il 19 febbraio.
Noi e la Giulia: visualizza il trailer del film
NOI E LA GIULIA (Italia, 2015, commedia). Regia di Edoardo Leo. Con Edoardo Leo, Luca Argentero, Claudio Amendola, Carlo Buccirosso, Anna Foglietta, Stefano Fresi. Sceneggiatura di Edoardo Leo e Marco Bonino, tratta dal romanzo “Giulia 1300 e altri miracoli” di Fabio Bartolomei. Fotografia: Alessandro Pesci, Scenografie: Paki Meduri, Musiche: Gianluca Misiti. Produzione: Fulvio e Federica Lucisano (Italian International Film). Uscita: 19 Febbraio 2015.