Pablo Picasso fotografato da Gjon Mili nel luglio 1967 in Provenza
Pablo Picasso fotografato da Gjon Mili nel luglio 1967 in Provenza
Pablo Picasso fotografato da Gjon Mili nel luglio 1967 in Provenza

Difficile scindere le opere di un artista dal suo stile di vita e da ciò che ha infiammato la sua esistenza. In una parola, dalle sue passioni, che insieme contribuiscono a formare quel complesso intreccio di esperienze e manifestazioni che, a ben vedere, ne influenza appieno la creatività. Ecco perché è apprezzabile una mostra come “Pablo Picasso e le sue passioni“, che aiuta a comprendere meglio il genio creativo di un artista geniale ma controverso, che ha attraversato il Novecento generando un’arte a tutto tondo, senza alcun compromesso.

Pablo Picasso, Autoritratto, 1957
Pablo Picasso, Autoritratto, 1967

Abbiamo avuto il piacere di visitare l’esposizione a Taormina, presso Palazzo Corvaja, dove è allestita dopo la tappa catanese, dal 5 luglio e fino al prossimo 6 settembre, grazie a ComediArting e III Millennio in collaborazione con l’Associazione Culturale Woodstock e con il patrocinio del Comune di Taormina, a cura di Dolores Durán Úcar e Stefano Cecchetto. In mostra circa 50 opere dell’artista spagnolo, tra grafiche, oli e ceramiche. Creazioni a dir poco uniche, quali gli oli Tête de femme (1943) e Mousquetaire (1964), e soprattutto l’Autoritratto datato 1967. Quest’ultimo, uno dei diversi che Picasso realizzò nella sua vita, mostra un volto che pare voler scherzare con la propria ambiguità di uomo controverso, creatura del suo tempo, angelo e demone insieme. Un’espressione diversa dagli autoritratti di inizio secolo, frutto di un periodo buio abitato dalla depressione, ma al contempo nascosta dalla personale  ricerca della propria identità, che l’artista portò al suo estremo con il rivoluzionario neoespressionismo degli ultimi anni di vita.

Pablo Picasso, serie Tauromachia, 1959
Pablo Picasso, serie Tauromachia, 1959

Passioni mai nascoste, quali quella per la tauromachia, senz’altro discutibile per chi scrive, ma particolarmente sentite dall’artista, che lo portarono nel 1959 alla realizzazione di opere grafiche (che compongono la serie Tauromachia, appunto) ispirate al trattato sulla corrida scritto da José Delgado nel 1796 e realizzate con la tecnica dell’acquatinta allo zucchero, o quelle per il teatro e per il circo, condivise con l’amico George Gershwin nella parentesi parigina.

Pablo Picasso, L'Attente, Barcelona Suite, 1966
Pablo Picasso, L’Attente, Barcelona Suite, 1966

 

Di notevole impatto “Barcelona suite“: da “L’Attente” in poi, 5 incisioni litografiche a colori datate 1966 che, in volti e colori, riportano alla mente le esperienze dell’artista nella città catalana, declinate in stili mai uguali tra loro, da “Madre e figlio con mantello” (periodo azzurro) al “Ritratto della Signora Canals” (periodo rosa), a “L’arlecchino” (cubismo) a “La ballerina nana” (impressionismo). E che, attraverso i ritratti femminili, ci ricordano un’altra grande passione del genio spagnolo, quella per le donne: è nota infatti la debolezza verso l’altro sesso di PIcasso, che oltre a due mogli collezionò diverse relazioni extraconiugali. Eclettica e geniale “Le Cocu Magnifique“, serie grafica ad acquaforte e acquatinta in 12 tavole ispirate al pezzo teatrale di Fernand Crommelynck del 1929, dove torna ancora la figura del Minotauro insieme a temi, quali eros e tradimento, particolarmente sentiti dal maestro.

Da segnalare poi la sezione dedicata alla ceramica, una passione che Picasso sperimentò per tutta la vita liberando in essa la massima creatività possibile. I lavori della mostra includono le produzioni realizzate a Vallauris, antico centro della terracotta ubicato nel sud della Francia. Espressioni innovative, che si intrecciano con la tradizione fatta di piatti, ciotole, brocche, attraverso l’utilizzo di diversi metodi di scultura, assemblaggio, disegno e pittura. Una mostra da visitare, insomma, che può arricchire il piacere di una visita sempre gradita a Taormina e alle sue meraviglie naturali.

PABLO PICASSO E LE SUE PASSIONI, dal 5 Luglio al 6 Settembre 2015 a TAORMINA, Palazzo Corvaja, Piazza Vittorio Emanuele II. Orari: lun-ven 10-14, 17-24, sab-dom 10-14, 17-01. Ingresso € 7,00.

 

Di Luigi Caputo

Idealista e visionario, ama l'arte come la vita, con disincanto, sogno e poesia...