Abbiamo visto in anteprima il film di Grímur Hákonarson, premiato all’ultimo Festival di Cannes, in sala dal 12 Novembre 

NoteVerticali.it_Rams_1Gummi (Sigurður Sigurjónsson) e Kiddiley (Theódór Júlíusson) sono due pastori di una remota valle agricola islandese. Vivono l’uno accanto all’altro e condividono lo stesso ceppo antichissimo di gregge, oltre che lo stesso sangue. Gummi e Kiddi sono fratelli ma non si rivolgono parola da quarant’anni. La loro disavventura inizia quando dopo una gara per premiare il montone migliore della contea, Gummi arriva solo secondo, dietro suo fratello che si aggiudica il primo premio. Curioso di esaminare il montone vincitore, Gummi si accorge che l’animale presenta alcuni sintomi della scrapie, una malattia fortemente contagiosa per il gregge, nonché letale. All’intervento delle autorità sanitarie che ordinano l’abbattimento di tutti gli animali della zona, i due fratelli reagiscono in modo diversi. Gummi, più cauto e riflessivo nasconde le sue pecore migliori nello scantinato, Kiddley si oppone impulsivamente alle autorità. Nella difficoltà e nella causa comune di salvare se stessi e il loro antico gregge, i due ritrovano un unione da tempo perduta.

La storia familiare narrata in “Rams –  Storia di due fratelli e otto pecore” è il pretesto per la raffigurazione di un mondo sospeso, quasi lontano dal tempo, quello rurale e spartano della rigida campagna islandese, dove uomo e animale vivono in un rapporto simbiotico immacolato. Una realtà dai tratti arcaici, in cui il dramma prende forma nello sconvolgimento di un equilibrio primario immutato da secoli. Il legame tra l’uomo e il suo gregge che sta alla base della comunità della storia, si manifesta silenziosamente su un piano visivo naturale, in cui la macchina da presa non si avvicina mai troppo, preferendo restare a debita distanza documentatrice salvo indagare nel dettaglio i gesti compiuti a dimostrazione di una ritualità insita nella realtà della vicenda.

NoteVerticali.it_Rams_2Il rapporto tra i due fratelli, entrambi burberi scapoli, estranei l’uno all’altro da tempo, è caratterizzato da immagini che rivelano l’aspetto tragico a un secondo livello. In questo senso, alcune scene creano tra di loro un ponte sotteso che arricchisce la storia di quella ironica tragicità, che ne è il punto di forza. Emblematica è per esempio la scena in cui Gummi raccoglie con una ruspa il corpo del fratello ubriaco sulla neve e lo scarica davanti al pronto soccorso. La commovente comicità della situazione lascia il posto al dramma finale, dove questa volta è il corpo freddo di Kiddi ad essere riscaldato dal fratello maggiore, che diventa egli stesso il manto lanoso del fratello esanime. I quadri paesaggistici prediletti dal regista, spesso ripresi da interni a formare una doppia cornice visivamente evocativa, curati dalla fredda fotografia di Sturla Brandth Grøvlen, rimangono senza dubbio l’aspetto più riuscito del film.

RAMS – STORIA DI DUE FRATELLI E DI OTTO PECORE – Il trailer del film

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RAMS – STORIA DI DUE FRATELLI E DI OTTO PECORE (Islanda 2015, Drammatico). Regia di Grímur Hákonarson. Con Sigurður Sigurjónsson, Theódór Júlíusson, Charlotte Bøving, Jon Benonysson, Gunnar Jonsson. Bim Distribuzione. Uscita nelle sale: 12 novembre 2015.

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