L’intrattenimento è da sempre un’arte suprema, soprattutto quando palesato e senza alcuna pretesa di essere altro. Ready player one, il nuovo film di Steven Spielberg, è spettacolo allo stato puro. Il regista settantenne ha da sempre alternato film ludici a pellicole storiche e di denuncia, riuscendo a cimentarsi in maniera eccellente in entrambi i casi. Dalla saga di Indiana Jones, a Il colore viola, passando per E.T. o il recente The Post, il maestro ha conquistato il pubblico e la critica a colpi di prodotti perfettamente riusciti.

Un cineasta audace che non esime da “passi falsi”, ma che è profondo conoscitore del mezzo e con un talento in grado di non andare mai sotto la soglia della sufficienza. In Ready player one ha superato abbondantemente il sei e lo ha fatto tornando a quello che sa fare meglio: divertire il pubblico. In un prossimo futuro una realtà virtuale chiamata Oasis ha sostituito la vita sociale delle persone che si riversano on line per vivere le emozioni che la realtà non riesce più a regalare. Alla morte del creatore di Oasis si scatena una battaglia per trovare i tesori nascosti nei livelli segreti del programma. Un ragazzino e la sua amichetta si cimenteranno nella gara contro la multinazionale dei cattivi interessata ad avere il controllo totale della piattaforma.

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E’ una giostra quella messa insieme da Spielberg, dove la cultura pop anni 80 si interseca al nuovo millennio e alle sue solitudini. Un seguito ideale di War Games dove la ricerca della verità passa attraverso la consapevolezza, ma parlare di significati superiori sarebbe sbagliato. Il genere distopico, molto apprezzato di questi tempi trova l’interpretazione di un maestro, un uomo che ha inventato il cinema da “domenica pomeriggio” elevandolo a opera d’arte. Girato in maniera perfetta (nel suo genere) e allestito in maniera straordinaria, il film strizza l’occhio allo spettatore, citando icone comprensibili sono dai quaranta riuscendo altresì ad affascinare il pubblico più giovane. Anche la colonna sonora è patrimonio di quella decade reganiana, dove sembrava che tutto fosse a portata di mano e dove la solitudine non era contemplata come del resto gli universi paralleli.

Un altro capitolo divertente di un signore del cinema che non ha più nulla da dimostrare che a se stesso.

READY PLAYER ONE (Usa 2018, Fantascienza, 140′). Regia di Steven Spielberg, con Tye Sheridan, Olivia Cooke, Ben Mendelsohn, T.J. Miller, Simon Pegg, Mark Rylance. Warner Bros Italia. In sala dal 28 marzo 2018.

Di Paolo Quaglia

Nasce a Milano qualche anno fa. Usa la scrittura come antidoto alla sua misantropia, con risultati alterni. Ama l’onestà intellettuale sopra ogni altra cosa, anche se non sempre riesce a praticarla.