Appassiona il nuovo sci-fi drama di Ridley Scott, tratto dal libro di Andy Weir
Pianeta Marte, missione Ares III, giorno Sol 18 – l’equipaggio della missione spaziale ideata dal regista Ridley Scott viene investito da una potentissima tempesta di sabbia, che costringe gli astronauti a ripartire immediatamente verso il pianeta Terra. Ma una volta in procinto di entrare nella navicella Hermes, pronta a condurli a casa, si accorgono che uno di loro è disperso; seppur a malincuore, il Comandate Lewis (Jessica Chainstain) è costretta a dare l’ordine di partire, condannando Mark Watney (Matt Damon) al risveglio peggiore della sua vita: è rimasto solo, su Marte. Conficcato nello stomaco ha un pezzo di metallo, che, oltre ad averlo ferito e reso incosciente, ha impedito al sensore di mandare segnali ai suoi compagni; per questo è stato ritenuto morto, e Rick Martinez (Michael Peña), Beth Johanssen (Kate Mara), Chris Beck (Sebastian Stan), Alex Vogel (Aksel Hennie) non hanno potuto far altro che ripartire, insieme al comandante.
Con la tipica logica e razionalità di cui sovente sono dotati scienziati e scientifici, Watney non si perde d’animo, e incomincia a risolvere un problema alla volta: ritorna nella cellula abitativa Hab, riesce a medicarsi la ferita, ed inizia a provvedere alla sua sopravvivenza. Nessuno sa che lui è ancora vivo, la prossima missione su Marte è prevista in quattro anni, le riserve di cibo e la Hab stessa sono pensate per durare solo 31 giorni. Ma Mark è un botanico: sfruttando ogni sua conoscenza riesce a costruire una serra interna per coltivare; smonta e riassembla i veicoli e tutti gli impianti che ha a disposizione per provvedere alla creazione di tutto ciò che può essergli utile, e, infine, cerca un modo per contattare la NASA, che nel frattempo inizia ad accorgersi di movimenti anomali sul pianeta rosso grazie ad alcune immagini satellitari analizzate da Mindy Park (Mackenzie Davis). L’aiuto arriva da un macchinario abbandonato durante la missione del 1997, che consente a Mark di comunicare con il JPL – Jet Propulsion Laboratory – di Pasadena, California. Qui trova Vincent Kapoor (Chiwetel Ejiofor), direttore della missione Ares III, che inizia una lunga e faticosa missione di soccorso per cercare di far sopravvivere e soprattutto di portare a casa Watney grazie all’aiuto della NASA – spesso divisa tra gli ordini del direttore Teddy Sanders (Jeff Daniels) e le idee del direttore di volo ed equipaggio Mitch Henderson (Sean Bean) – del JPL stesso, ed addirittura della CNSA, la China National Space Agency.
Non mancano gravi incidenti e numerose complicazioni che attentano costantemente alla vita dell’astronauta: sull’inospitale pianeta anche un piccolo errore può causare la sua morte. Impressionante è la sete di sopravvivenza e la tenacia con cui il sopravvissuto affronta ogni difficoltà che si presenti sul suo cammino; “Non morirò qui” è una delle prime frasi che Watney pronuncia non appena si accorge di essere completamente solo nella distesa infinita di terra rossa del cratere di Acidalia Planitia.
Il lungometraggio, sceneggiato da Drew Goddard a partire da un libro del 2011, “The Martian”, scritto da Andy Weir, riesce ad incastrare quasi perfettamente la scienza con la finzione; non manca un certo “autocompiacimento” per esserci riuscito, ma del resto, anche se un film non deve per forza avere pretesa scientifica, lascia comunque a bocca aperta il sapere che quasi tutto ciò che viene mostrato sullo schermo sia davvero possibile.
A partire dalla terra stessa di Marte, paesaggi mozzafiato incontaminati e tramonti indescrivibili che vediamo ripetersi sempre uguali, ricreati nella valle di sabbia e roccia granitica di Wadi Rum, nel sud della Giordania.
“The Martian – Il sopravvissuto” resta quindi un film fantascientifico non eccessivamente fantastico e molto realistico e scientifico, ci offre un disegno terribile ma allo stesso tempo pieno di speranza e contraddistinto dalla quasi sempre presente ironia di Mark, che ci mostra ciò che potrebbe davvero succedere ad un uomo abbandonato su Marte.
THE MARTIAN – Il trailer