Al via il Festival del cinema. Cronaca dei primi giorni, tra divi, conferme, sorprese e delusioni

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Dopo la partenza in sordina a causa dell’annullamento della cena di gala di apertura come gesto di rispetto a seguito del terremoto che ha colpito il centro Italia, la 73ª Mostra del Cinema di Venezia inizia ad ingranare e già i primi rumors iniziano a imporsi all’attenzione generale. Grande successo per la prima pellicola proiettata, La La Land di Damien Chazelle il cui musical, magistralmente interpretato da Emma Stone e Ryan Gosling, sembra aver già messo un’ipoteca all’Oscar secondo quanto riportato dai critici presenti in sala.

L’attrice statunitense, prima donna ad aver incantato il red carpet veneziano grazie al suo sorriso spontaneo e al raggiante abito indossato durante la cerimonia di apertura, si fa subito portavoce di un profondo pensiero rivolto ai giovani che strizza l’occhio proprio al film da lei interpretato: «Ragazzi abbandonatevi ai sogni e non rinunciateci – commenta la Stone – come il mio personaggio Mia anch’io ho fatto provini andati male ma ne ho voluti affrontare di nuovi. Esperienza umilianti ti formano ma non ti impediscono di inseguire i tuoi sogni e io avevo il mio, fare l’attrice».

Piccola delusione, invece, per quanto riguarda il secondo attessissimo film in concorso e cioè The Light Between Oceans di Derek Cianfrance, proiettato durante la seconda giornata del Festival che, pur toccando temi profondi come la genitorialità, la perdita e il perdono, tuttavia risulta prolisso e poco incisivo, rischiando addirittura di trasformarsi nel classico film da botteghino senza pathos. «L’idea mi è venuta in mente mentre facevo parte di una giuria popolare quando parlava l’avvocato dell’accusa mi ero convinto che l’imputato fosse colpevole, quando parlava quello della difesa mi convincevo che fosse innocente – commenta il regista – il mio è un film sull’essere genitori, dove non ci sono personaggi del tutto buoni o del tutto cattivi. Nessuno di loro vuole fare del male agli altri, ma nella vita quando si prendono decisioni attraverso la pura emotività le conseguenze possono essere imprevedibili». Non convincono la critica ma conquistano senza ombra di dubbio il red carpet, la splendida coppia sul set e non protagonista del film che incanta il lido in bellezza: «Non sono ancora mamma – spiega Alicia Vikander sotto l’attento sguardo di Michael Fassbender – ma per recitare la parte di Isabel ho provato a lavorare intensamente sui sentimento che potrò avere quando sarò madre». «The Light Between Oceans è un film su come sia importante imparare a perdonare le persone – conclude Michael Fassbender – come sul dramma che vivono i migranti oggi morti nelle acque del mondo, gente che arriva in nuovi paesi con mille pregiudizi contro di loro».

Applausi scroscianti, invece, per Arrival di Denis Villeneuve che, con una bella e profonda storia in grado di tenere sulle spine e far commuovere allo stesso tempo, riporta la fantascienza a Venezia con un taglio visionario di kubrickiana memoria. Il film, incentrato sullo sbarco di un gruppo di alieni sulla Terra che, tuttavia, non sanno comunicare con gli esseri umani, ruota attorno, o meglio riflette sulla natura del linguaggio e lo mette al centro dell’universo direttamente in connessione con lo spazio e il tempo.

Reazioni contrastanti, invece, ha suscitato la proiezione di The Young Pope, la serie tv firmata e diretta da Paolo Sorrentino con Jude Law come protagonista presentata in anteprima e fuori concorso a Venezia, la cui tiepida accoglienza è stata tuttavia smorzata da un caloroso applauso della sala rivolto al cast e al regista premio Oscar.

Ma il Festival, si sa, non è solo film e critica, è anche red carpet e glam e bellezza. E se la splendida Sonia Bergamasco, madrina dell’evento, incanta per grazia ed eleganza, diversamente accade quando a solcare il tappeto rosso ci pensa l’esplosiva Francesca Cipriani che, complice un look esagerato, ha divertito la stampa estera, soprattutto quella inglese. E se Belen Rodriguez si fa attendere arrivando in ritardo alla kermesse veneziana in un’abito rosa confetto di Alberta Ferretti, memorabile resterà la caduta dell’attrice cinese Liang Jingke che, a causa del lungo strascico dell’abito verde, inciampa nel bel mezzo del red carpet, proprio lì dove l’essere impeccabili è d’obbligo. Reattivi, tuttavia, i colleghi del cast che prontamente aiutano l’attrice a rialzarsi. Ma ad ammaliare il Lido, aggiudicandosi per ora il primo posto in fatto di glamour, è stato senza dubbio tutto il cast di Nocturnal Animals, Jake Gyllenhaal e Amy Adams in particolar modo, complice probabilmente il fatto che Tom Ford, regista del film, sia anche un acclamato stilista. Ed è proprio la pellicola di Tom Ford la vera rivelazione della Mostra, acclamata in sala e esaltata dalla critica, aspetto che, senza ombra di dubbio, la qualifica come possibili vincitrice del tanto ambito Leone d’Oro.

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