Nobili bugie, il film di Antonio Pisu, è una sorpresa inaspettata per gli amanti del cinema. Ambientato nel 1944, racconta la vicenda di due nobili decaduti che sopravvivono con la loro famiglia nell’unica villa che è rimasta. L’arrivo di rifugiati disposti a pagare in oro l’ospitalità sarà l’inizio di un ritorno al benessere economico e di rocambolesche gag.

A parte la presenza di una divertentissima Claudia Cardinale, che da sola giustificherebbe qualsiasi pellicola, qui siamo davanti a quello che può essere definito “un film di altri tempi” nell’accezione più positiva del termine.
Il regista ambienta quella che potrebbe ricordare una commedia sofisticata nell’Italia fascista, trasformando con un tocco leggero e divertente un periodo scomodo in una farsa a metà tra il miglior teatro e il cinema comico degli anni ’70. Poco importa che le citazioni a Underground si sprechino, apprezzabilissima è la messa in scena soprattutto nella costruzione dei personaggi, dal figlio cinquantenne amante del Bologna calcio alla servitù ridotta all’osso. Gli attori si trovano perfettamente in un ritmo divertente e non relegato alla prigione della correttezza politica a prescindere. I rifugiati ebrei sono spassosissimi, capitanati da un Ivano Marescotti che non sembra sbagliare un ruolo da anni.

Un cinema onesto che manca, libero dai vincoli delle grandi distribuzioni che dovrebbe tornare a dire la sua nel panorama italiano, a volte troppo pretenzioso. Tratto dal libro di Luisella Pescatori e Federico Tolardo, Nobili Bugie è un film coraggiosamente divertente che intrattiene il pubblico grazie ai suoi attori e a una sapiente regia di Antonio Pisu.
Un’attenzione specialissima va tributata a Raffaele Pisu, straordinario attore dotato di tempi comici in grado di suscitare una sana nostalgia per un periodo d’oro che per fortuna esiste ancora.

NOBILI BUGIE (Italia 2017, Commedia, 100′). Regia di Antonio Pisu. Con Claudia Cardinale, Raffaele Pisu, Giancarlo Giannini, Ivano Marescotti.

NOBILI BUGIE – Il teaser ufficiale

Di Paolo Quaglia

Nasce a Milano qualche anno fa. Usa la scrittura come antidoto alla sua misantropia, con risultati alterni. Ama l’onestà intellettuale sopra ogni altra cosa, anche se non sempre riesce a praticarla.