L’autore Federico Fascetti racconta la generazione degli anni 80, in bilico tra speranze e realtà
Dieci storie diverse e omogenee allo stesso tempo. Diverse per la trama, le caratteristiche dei protagonisti e lo stile narrativo; omogenee perché ruotano tutte attorno lo stesso tema: cosa significa essere trentenni oggi.
I protagonisti dei racconti sono giovani–adulti alle prese con una società che sembra non riconoscere il loro potenziale, in cui non riescono a trovare un proprio “spazio identificativo” e una categoria di appartenenza specifica.
Giovani non più giovani alla ricerca continua di equilibrio, costretti ad destreggiarsi tra desideri e precariato, ad accontentarsi di situazioni lavorative inadeguate e provvisorie, a dover rinunciare e rimandare ogni progetto: avere una casa propria o crearsi una famiglia, perché non se lo possono permettere; trentenni che, a malincuore, si ritrovano a dover chiedere sostegno ai genitori perché da soli non ce fanno.
Questi sono i demoni contro cui si trovano a lottare.
In ‘Luna di miele e altri racconti‘ Federico Fascetti spiega i disagi e le difficoltà di una generazione che, seppur adulta, non è pronta per esserlo perché sprovvista dei mezzi adeguati. Una generazione abituata alla fugacità in un mondo dove ogni cosa è destinata ad una conclusione imminente e dove non c’è spazio per una progettualità “a lungo termine”.
Fascetti è nato a Roma nel 1981 e lavora come insegnante. Ha pubblicato due romanzi per Fermento editore e PerroneLAB, e partecipato per due edizioni, nel 2011 e nel 2013, al concorso letterario Oblique.
Federico Fascetti, Luna di Miele e altri racconti, Italic, Pequod, 160 pag., 2015
Siciliana DOC, laureata in Comunicazione, non riesce a staccarsi da Roma nonostante tutte le contraddizioni e i problemi. Ama l’arte in tutte le forme espressive e adora leggere. E’ alla ricerca di un po’ di equilibrio