Dio salvi la rovina che ho davanti – sono meglio di un affresco, le storie dei passanti.

Galoni pubblica il suo nuovo album, il quarto, Cronache di un tempo storto, a cinque anni di distanza da Incontinenti alla deriva. Una gestazione necessaria per queste undici tracce dense di sensazioni, parole, e ricerca musicale: un disco che ci recapita ad un imprevisto indirizzo di casa. Cronache di un tempo storto è un’istantanea lucida scattata su questi anni pericolanti, un lavoro analitico che non cede al giudizio, ma si muove raccontando da una prospettiva lucida avvenimenti che ci accomunano.

C’è, infatti, un trascorso recente che disegna la Storia di tutti noi, dalla quale stiamo scappando a passi ampi e svelti verso un’attualità sempre più distopica: passato e presente si mescolano, si confondono, questi ritmi ci intorpidiscono. Cristallizzare gli avvenimenti per indagarli è una necessità intima e collettiva allo stesso tempo: un compito da cantautori. Ascoltiamo il disco e riconosciamo vicende di questi ultimi anni che sono patrimonio di tutti, poi riflessioni personalissime. Dalla pandemia al naufragio nel canale di Sicilia, Cronache di un tempo storto è un album inzuppato di questi tempi fragili e pieni di contraddizioni, un lavoro sincero che propone uno sguardo limpido sulla società; è l’occasione di volgere lo specchio verso di noi. D’altra parte, l’esercizio della memoria comune contribuisce alla formazione della nostra specifica e irripetibile identità.

Lo scambio con la letteratura è evidente, elemento che si combina con la ricerca di nuove sonorità, per formare un album che è arrivato e accoglie come un invito. Ci porta da dove riponiamo le nostre speranze a conoscere il nostro stesso spazio vissuto con l’atteggiamento della riscoperta: se è forse stato necessario scappare da qualcosa, non è più il momento di ignorarla.

In copertina l’illustrazione di Andrea Calisi: c’è un tempo sospeso e, poco più in là, c’è casa.

 

GALONI – Cronache di un tempo storto – Tracklist

1. Patrimonio dell’Unesco
2. L’esercizio fisico di piangere
3. In mezzo alla fretta
4. Mare Magnum
5. Non devi aver paura di niente
6. La strada di casa
7. Sui piani alti di un palazzo
8. Le rovine di Pompei
9. Gino
10. Come il cobalto negli iPhone
11. Buoni propositi per il nuovo anno

crediti:
Autore: Emanuele Galoni
Compositore: Emanuele Galoni
Registrato presso 29Lab di Giulianello (LT) e NMG Recording Studio di Palestrina (RM)
Mix: Alessandro Di Nunzio, Emanuele Colandrea
Master: Alessandro Di Nunzio presso NMG Recording Studio di Palestrina (RM)
Produzione artistica: Emanuele Colandrea, Emanuele Galoni

Suonato da:

Emanuele Galoni: voce, chitarra acustica e classica, cori, armonica
Andrea Ruggiero: archi
Emanuele Colandrea: chitarra acustica e classica, synth, piano, drum machine, batteria, cori, basso su L’esercizio fisico di piangere
Giuliano Bastianelli: chitarra elettrica, piano su Le rovine di Pompei
Fabio Giandon: batteria
Valerio Manelfi: basso
Simone Nanni: fiati
Alessandro Di Nunzio: batteria su La strada di casa, cori

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