Lanciata la sfida nelle vendite a Coldplay, Adele e co.: il disco contiene 13 brani, tra grandi classici, inediti e duetti unconventional style
Tutti gli anni eventi inevitabili incorniciano il passare del tempo, scandendo i momenti della nostra vita. San Valentino, Pasqua, le vacanze estive, ma soprattutto il Natale. Il periodo natalizio è sicuramente il più ricco di atmosfera, le luci, la musica, ragazzi e ragazze che sfoggiano colorati maglioni a tema, con renne ed elfi di Babbo Natale nello sfondo. A farsi travolgere da questo clima, anche molti artisti, che almeno una volta nella vita concentrano le loro forze per produrre un album a tema. Quest’anno, insieme a quello di Tony Hadley con “The Christmas Album” (leggi qui la nostra recensione) anche Kylie Minogue decide di vestirsi di rosso, salire in sella alla sua slitta e portare gioia e felicità nelle case di tutti i bimbi buoni. Si certo, forse più che portare gioia nelle nostre case, i cantanti che decidono di interpretare le Christmas Songs più amate lo fanno più probabilmente per sfidare i vari Adele, Coldplay &Co, nelle vendite e sfruttare il momento, fatto sta che il risultato non è quasi mai favorevole.
“Kylie Christmas” (Parlophone / Warner Bros Records), uscito il 13 novembre, propone nella sua versione standard 13 brani, tra grandi classici, inediti e duetti unconventional style. Se si vuole apprezzare l’opera nella sua completezza, viene proposta anche una versione deluxe con 3 tracce in più e un dvd. Mentre per i nostalgici è disponibile anche un “simpatico” vinile.
Il disco si presenta molto classico e poco innovativo. Lo pensiamo perché molti brani risuonano tali e quali, come avviene con “It’s the most wonderful time of the years“, che all’ascolto fa quasi ricredere che questo sia il momento più bello dell’anno. Non possono mancare “Let it Snow“, “Santa Baby“ e, in chiusura di album, “Have yourself a Merry Little Christmas“, ultima traccia.
La Minogue sembra però non riuscire a rimodernarsi e appare intrappolata nel passato, proponendo un duetto postumo con Frank Sinatra in un’altra tradizionalissima “Santa Claus is coming to town“. Se pur con il grande Frank i brividi sono dietro l’angolo, tutta questa emozione decade quando a susseguirsi sono brani cover di successi degli anni ’60 e ’80. Tra le più conosciute, “Christmas Wrapping“, classe 1981, dei The Waistresses, cantata in duetto con il cantante e attore statunitense Iggy Pop, artista controverso ex degli Stooges, leader del movimento punk alla fine degli anni ’70. Siamo calati in un’atmosfera vintage anni Sessanta con “I’m gonna be warm this winter” di Connie Francis.
L’ammiccante fatina verde di Moulin Rouge ci regala anche tre inediti, ma dal sound tradizionale e poco innovativo. “Every day’s like Christmas“, una ballad scritta da Chris Martin e prodotta da Stargate, “Christmas isn’t Christmas ‘til you get here”, decisamente più allegra e conforme allo spirito spensierato del Natale, e “White December“. “Only you” è una ballad degli Yazoo che Kylie canta con James Corden, attore e conduttore britannico, ma anche questa coppia non fa avvertire al nostro cuore alcun sussulto emotivo. La malinconia imperversa arrivando al culmine con “2000 Miles” dei The Pretenders, cover già rifatta dai Coldplay nel 2011. Interessante e inspiegabilmente escluso dalla versione standard il duetto con la sorella Dannii,”100 Degrees“, presente solo nella versione deluxe, un brano che porta il funky nel Natale e il Natale nel funky.
Insomma, “Kylie Christmas” è un album che non ti lascia a bocca aperta, che ricalca gli esperimenti già affrontati da molti altri artisti senza però lasciare il ricordo e un’impronta significativa. Kylie Minogue è apprezzabile per lo sforzo che ha cercato di fare, ma attendiamo senza dubbio un album più suo e più affine al suo stile.
KYLIE CHRISTMAS, Kylie Minogue. Pop. Parlophone Records / Warner Bros Records, 2015.
Palermitana di origini asiatiche. Amore per il cinema, le istantanee e le storie. Scrive per dar voce alle sue passioni e vivere la vita è la sua aspirazione più grande. “Carpe diem” il suo motto.