Il quartetto femminile inglese delle Savages nasce nel 2011 a Londra: Johnny Beth (Camille Berthomier, di origini francesi) è la cantante, Gemma Thompson la chitarrista, al basso Ayse Hassan e Fay Milton alla batteria. Nel 2012 si mettono alla prova con un EP: “I Am Here”. Nel 2013 esordiscono con “Silence Yourself”, primo grido altisonante. Vogliono essere notate. Si mettono in mostra come si deve e sfornano a gennaio 2016 questo secondo lavoro, più maturo e rifinito, oltre che decisamente potente, dal titolo “Adore Life”.
Queste sono canzoni nate per essere suonate live. Occorre partire da una premessa: non è tanto l’arrangiamento a tendere le corde, quanto l’energia sprigionata dagli strumenti e dalla missiva rappresentata dalla voce dell’androgina Johnny Beth, che rimanda tanto a Patti Smith quanto a PJ Harvey. Già dal primo violento assalto frontale offerto da The Answer, è chiaro dove le Savages vogliono arrivare, una protesta con cognizione di causa e un ritmo travolgente, scuotente, acido, incazzato, persino sensuale. Come il crescendo di Adore, ricamo ovattato che si sprigiona in un grido liberatorio. “Adore Life è un omaggio a quelli che vengono ai concerti e urlano con tutta la loro forza o semplicemente sorridono dal fondo”, dice la cantante. Ma è l’amore la risposta di questo disco, esplicitante già dalla copertina, un pugno chiuso rivolto verso l’alto del cielo e un cuore tatuato sul polso. Potere e forza al sentimento, per combattere le storture e le brutture del mondo.
Concetto che esplode veemente nel cuore pulsante del disco con I Need Something New, simbolo a tutt’oggi, in un EP e due LP, di questo primo dirompente scorcio di carriera delle Savages. Chitarra che distorce ripetutamente, mentre basso-batteria, che in questo album danno l’impressione di essere fratello-sorella, salgono di volume costruendo un tumulto adrenalinico che ha davvero pochi eguali nel rock contemporaneo. La forma della libertà cosciente, una liberazione, una panacea per il cuore, i nervi, le ossa, il pensiero. Pompa sangue T.I.W.Y.G. a testimonianza di quanto possano essere credibili, a corredo di una Surrender che rimpingua il lato immaginifico della band, richiamo post-punk di un universo di simboli sbattuti in faccia controvento. Un assolo rabbioso e appassionato che si chiude sulla modulazione sonora oscura e luminescente al contempo di Mechanics.
“Adore Life”, fra qualche anno, sarà probabilmente considerato come uno dei dischi simbolo di quello che è destinato ad essere il futuro del mondo, con tante donne al potere e una visione prospettica alternativa della società. Una speranza forte.
SAVAGES – ADORE LIFE
- The Answer
- Evil
- Sad Person
- Adore
- Slowing Down the World
- I Need Something New
- When in Love
- Surrender
- T.I.W.Y.G.
- Mechanics
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Federico Mattioni
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