NoteVerticali.it_Cannes 2015_Catherine DeneuveTra le lacrime di commozione della Deneuve – alla quale Charlie Hedbo ha dedicato uno sfottò in copertina (“Un pacco sospetto sulla Croisette, falso allarme è Catherine Deneuve”) – la gaffe sexy di Sophie Marceau, la coppia di fidanzatini d’America Charlize TheronSean Penn e il vento che proprio non ha pietà delle pettinature glamour delle star, tutto sembra procedere a gonfie vele sulle rive de La Croisette. Eccoci arrivati alla quarta giornata di proiezioni. Riprendiamo fiato e look delle star a parte (ma diciamolo pure, Emma Stone in Dior è l’eleganza fatta persona), concentriamoci sui primi resoconti dei film in gara e non.

La prima giornata non aveva entusiasmato la critica in relazione al film d’apertura “La Tete Haute” della regista Emmanuelle Bercot, lasciando la sala, dopo la proiezione stampa, in un silenzio imbarazzante. Non è bastata la presenza dell’ultima diva francese, la sopracitata Catherine a riscattare un film definito dai più senza ambizioni. Ad alzare il tono è arrivato a trent’anni dall’ultimo episodio della saga, l’attesissimo “Mad Max: Fury Road” dell’australiano Georges Miller. Brillantemente girato, con un’agguerrita Charlize Theron nei panni dell’eroina, il film ha ricevuto ovazioni da stadio e critiche positive, essendo stato definito ‘un film totale’, una ‘esperienza sensoriale estrema’.

È stata poi la volta del giapponese Kore-eda HiroKazu con “Our Little sister”, pellicola in concorso, che ha deluso le aspettative. Ma la seconda giornata è stata soprattutto quella del primo film italiano in lizza per la Palma d’Oro, “Il racconto dei racconti” di Matteo Garrone, che ha ricevuto una tiepida accoglienza alla proiezione stampa e 7 minuti di applausi dal pubblico. Buoni i riscontri della critica francese. “Paris match” parla di un lavoro di qualità, “un’opera barocca, talvolta ineguale ma sempre sorprendente”. Anche dalle testate d’oltreoceano arriva la promozione a pieni voti: per “Variety” Garrone è il degno erede di Pasolini e della sua “Trilogia della vita”.

NoteVerticali.it_Cannes 2015_Woody Allen_Emma StoneVenerdì 15 Cannes ha accolto e applaudito Woody Allen che ha presentato fuori concorso il suo filosofico “Irrational Man”. Grazie alla sua attuale musa Emma Stone, il maestro sembra sia riuscito a convincere la stampa con una “una oscuramente divertente, intellettualmente rigorosa commedia da campus” (“Variety”). Presentati poi nella giornata di venerdì due film in concorso, “The Lobster” di Yorgos Lanthimos e “Son of Saul” di László Nemes. Per il momento, il favorito sembra essere proprio il primo titolo. Alla presenza del cast completo, che annovera tra i protagonisti Colin Farrell e Rachel Weisz, la pellicola (la prima in lingua inglese del regista greco), ha entusiasmato la stampa che è rimasta affascinata da questa oscura satira ambientata in un futuro distopico.

NoteVerticali.it_Cannes 2015_Nanni Moretti_John Turturro_Margherita BuyVeniamo nuovamente al nostro cinema con il protagonista della quarta giornata del Festival, Nanni Moretti. Accompagnato dal suo alter ego sullo schermo Margherita Buy e dagli altri attori principali, tra i quali John Turturro, Moretti ha presentato la sua elaborazione del lutto in “Mia Madre”. Una tematica vicina a quella già presente in “La stanza del figlio”, che vinse la Palma d’Oro nel 2001. Proiettato in mattinata, il film ha ricevuto l’applauso più lungo tra quelli spettati finora ai film in concorso. Fischi e delusione invece per Gus Van Sant e per il suo “The Sea of Trees” che vede come protagonista Matthew McConaughey. Per la stampa si tratta del peggior film del visionario regista che ha deluso le aspettative perdendosi in una storia fragile e piena di vuoti estetismi.

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