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Shrihari Sathe, regista del film vincitore a Ischia Film Festival 2015
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Pasquale Squitieri

L’Ischia Film Festival ha ufficialmente i suoi vincitori. Moltissime sono state le personalità del cinema che hanno popolato l’isola campana in questi giorni,e finalmente la giuria di esperti composta dal produttore Christoph Thoke, dallo sceneggiatore Maurizio Braucci e dal giornalista e critico cinematografico Maurizio Di Rienzo, ha deciso a chi assegnare i premi per ogni categoria. Per la sezione “Miglior Film” il vincitore è “1000 Rupee Note” di Shrihari Sathe, che ha colpito pubblico e critica, per la bellezza delle ambientazioni e dei colori, che accompagnano una narrazione emozionante. Ad aggiudicarsi invece il premio “Castello Aragonese” come “Miglior Regista” è Edoardo De Angelis con “Perez” pellicola che sullo sfondo del centro direzionale di Napoli, racconta le vicende di un avvocato che si trova schiavo del potere tra legalità e criminalità. Il premio “Epomeo per la Miglior Fotografia” è stato invece assegnato a Branko Cahun per “The Bridge at the End of the World” di Branko Istvancic, per la capacità di catturare una Croazia che porta ancora dentro le conseguenze della guerra. Vince il premio “Aenaria per la Migliore Scenografia”, “John of God-The movie” di Selé M’Poko commedia brillante che racconta le vicende e gli imprevisti di un regista alle prese con le difficoltà di realizzazione di un film.
Inoltre nel corso della serata, è stato consegnato a Enzo Sisti il “Foreign Award 2015”, premio di solito attribuito alle produzioni straniere che scelgono però il nostro paese per le loro riprese. Il premio è stato meritatissimo perchè proprio grazie a Sisti, nel biennio 2014-2015 tre grandi produzioni come il kolossal “Ben-Hur”, l’ultimo film di James Bond e “Christ the Lord” hanno scelto di girare in Italia determinando non solo la promozione dei bellissimi luoghi del nostro paese, ma anche una cospicua entrata economica. Il premio della sezione “Documentari”, è stato vinto da “Naked”, scritto e diretto da Zekeriya Aydoğan. La vittoria è stata garantita dalla forza delle immagini e della narrazione.La storia vede come protagonista Aso, una donna anziana che nel corso della sua vita ha svolto il lavoro di levatrice e poi quello di “pulitrice dei morti”. “Naked” ha decisamente colpito la Giuria della sezione, composta quest’anno dai registi Marzia Mete e Gianfranco Pannone e dal critico Marco Pistoia.

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Edoardo De Angelis, regista di “Perez”, con Michelangelo Messina, direttore artistico dell’IFF

Grandi elogi, sempre per la sezione “Documentari”, per “Waiting for the (T)rain” di Simon Panay, ritratto della vita di un paesino nel deserto del Burkina Faso, in cui il treno passa due volte alla settimana. Per quanto riguarda la sezione “Miglior Cortometraggio”, il premio è stato assegnato a “Los Huesos del Frio” di Enrique Leal. Il cortometraggio racconta il viaggio in una Spagna assediata dalla Guerra Civile in cui due fratelli, sono uniti dalla speranza di ritrovarsi e tornare finalmente a casa. La Giuria ha anche premiato il corto “Pomegranate is the Fruit of Paradise” di Teymour Ghaderi, la storia di un’amicizia così forte da superare i limiti imposti dalla società. Sempre per la sezione Cortometraggi, si aggiudica il Premio Speciale “Anche Cinema”, “Chaque jour est une petite vie“, di Lou-Brice Léonard e Albane Fioretti.
Non dimentichiamo inoltre che il Direttore Artistico Michelangelo Messina ha consegnato l’Ischia Film Award alla carriera a Pasquale Squitieri impossibilitato a venire in seguito a un incidente stradale. Squitieri però non ha voluto perdere l’occasione per ringraziare e ha quindi inviato, un videomessaggio dedicato al suo pubblico. In sua vece, il premio è stato ritirato dall’attore e amico, Leopoldo Mastelloni. Inoltre ricordiamo che nel corso di questa edizione, il Festival ha conferito il premio “Ischia Film Award Regista dell’anno” a Francesco Munzi, il 29 giugno scorso. Si conclude così anche questa tredicesima edizione dell’Ischia Film Festival che ha visto alternarsi nelle splendide cornici adibite per le proiezioni, moltissimi ospiti italiani e internazionali. Un ringraziamento speciale va quindi a tutti coloro che hanno reso queste otto serate indimenticabili: Francesco Munzi, Pasquale Squitieri, Edoardo De Angelis, Edoardo Leo, Adriano Giannini, Enrico Lo Verso, Lina Sastri, Francesco Paolantoni, Selé M’Poko, Marco Bonini, Lillo Petrolo, Laura Bispuri, Orhan Tekeoglu, Giacomo Rizzo, Leopoldo Mastelloni, Enzo Sisti, Marco Palvetti, Ferdinando Vicentini Orgnani, Daniela Virgili, Jan Vardøen, Marco Olivucci e Marco Valerio Pugini,, Duccio Giordano, il Pubblico Ministero Catello Maresca,, Barbara Nava; Antonio Spanò,vincitore della dodicesima edizione del Festival, Lorenzo D’Amelio, Giulio Mastromauro, Jean Seban e Virgile Novarina, Salvatore Esposito, Viviana Lentini, Simone Pulcini, Gaetano Ippolito, Kirineos Papadimatos, Jiannis Avramopoulos, Gloria Aura Bortolini, Amanda Ekblom Käck, Giuseppe Marco Albano, Lise Bellynck e Frédéric Aspisi, Ezio Maisto, Felipe Pena e Paulo Senise, Eythor Jovinsson, Evguenia Killikh, Gianfranco Pannone, Francesco Mansutti, Vinicio Stefanello; Mark Wiznitzer, Katrin Ottarsdottir, Annapaula Honig, Vittoria Fiumi e Carlos Solito.

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Il regista indiano Shrihari Sathe
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