Da Terrence Malick a Tom Ford, da Emma Stone a Michael Fassbender, a Monica Bellucci, a Paolo Sorrentino: la rassegna cinematografica che si aprirà il 31 agosto promette grandi presenze

Il prossimo 31 agosto si aprirà la 73ª Mostra del Cinema di Venezia, che durerà fino al 10 settembre e già si contraddistingue per una presenza di pellicole statunitensi di quantità superiore al recente passato. Ci sono nomi che vanno da Tom Ford con Nocturnal Animals al documentario Voyage of Time: Life’s Journey di Terrence Malick, ai quali si aggiungono Mel Gibson, che porterà il dramma bellico Hacksaw Ridge, e l’attesissimo remake The Magnificent Seven girato da Antoine Fuqua.
Questi per citarne alcuni tra una folta rosa che annovera anche il regista serbo Emir Kusturica con Na mlijecnom putu (On the Milky Road).
Va da sé che queste produzioni porteranno alla Mostra i protagonisti di cast internazionali e nomi di richiamo con prevalenza di quelli femminili quali Emma Stone, Natalie Portman e Amy Adams, e il ritorno di Monica Bellucci per l’Italia.

Michael Fassbender è tra gli attori maschili più attesi, oltre a Jude Law, quest’ultimo protagonista di un evento assoluto: le prime due puntate della serie TV (in onda in autunno su Sky) The Young Pope, diretta da Paolo Sorrentino, verranno presentate in anteprima mondiale proprio al Lido.
Tra i registi internazionali più importanti, alla mostra sarà presente anche il tedesco Wim Wenders con Les beaux jours d’Aranjuez (3D).
L’Italia ha affidato un doppio ruolo a Kim Rossi Stuart, presente da regista e interprete con Tommaso, film che sarà proiettato fuori concorso. Rossi Stuart sarà infatti presidente della Giuria del “Premio Venezia Opera Prima Luigi De Laurentiis”, che ha lo scopo di premiare la migliore opera prima tra i lungometraggi presentati nelle varie sezioni della Mostra. Tra gli italiani in concorso, la pellicola di Giuseppe Piccioni Questi giorni. Segnaliamo infine Gabriele Muccino con L’estate addosso, film ospitato nella sezione Cinema in Giardino.
I Leoni d’oro per la carriera saranno addirittura due: uno destinato all’attore francese Jean-Paul Belmondo e l’altro al regista polacco Jerzy Skolimowski.

Ha scelto di approfondire le materie che ama da sempre conseguendo una laurea in Lettere Moderne. Che in terra brianzola è di per sé una sfida. Ma specializzandosi in Storia del Teatro Inglese e Cinema è quasi incoscienza. Tuttavia, unendo lavoro pratico a collaborazioni artistiche, da anni si occupa di recensioni culturali e anche di editoria.